Italia Lavoro e Maker Faire Rome porteranno il movimento #Makers al Gec - Global Entrepreneurship Congress di Milano dal
17 al 19 marzo 2015.Alcuni progetti maker saranno ospitati in uno spazio,
Just Make It!, appositamente studiato per assicurare visibilità ai #Makers, e fornire assistenza anche a tutti coloro che abbiano un’idea di business e siano pronti a fare il salto e trasformarsi in impresaIl Gec è un evento creato nel 2009 dalla Kauffman Foundation per abilitare connessioni e occasioni di networking tra imprenditori, investitori, ricercatori, business leader e policy maker.Il movimento maker si basa sul riuso e sulla condivisione dei dati, sulla creatività e sul’ innovazione. Se la Maker Faire permette di accendere i riflettori su questa nuova industria manifatturiera, il Gec 2015 è il luogo dove i nuovi artigiani digitali incontrano delegati da oltre 130 Paesi, potenziali partner, business angel e investitori pronti a traferire loro gli elementi chiave per lanciare e far crescere il proprio business. Evangelist di entrambe le organizzazioni saranno presenti nell’area
Just Make It!, per rispondere alle domande dei futuri imprenditori e per indirizzare le idee di business verso i percorsi più adeguati per la creazione e lo sviluppo d’impresa, anche attraverso il programma Garanzia giovani, che dedica una misura all’autoimprenditorialità, con fondi destinati.Italia Lavoro e Maker Faire sostengono da sempre il movimento makers, sia per vivacizzare il mercato del lavoro sia per iniettare nuovo ossigeno alla “cultura del fare”, anima del Made in Italy. I makers, infatti, sono coloro che stanno ridisegnando i modelli di produzione e di business, unendo manualità, tecnologia, design e sostenibilità. Riuniti in comunità virtuali e fisiche, come i Laboratori della Fabbricazione Digitale (FabLab, HackSpace, TechShop), stanno diventando protagonisti della terza rivoluzione industriale: un cambio di paradigma economico capace di dar vita a un nuovo, dinamico, ecosistema innovativo, in grado di generare valore e nuova occupazione. Questi artigiani digitali sono protagonisti di una rivoluzione silenziosa che va incoraggiata e supportata .