I lavoratori italiani licenziati ritrovano lavoro nei servizi, soprattutto It, per oltre il 40%; per il 20% nell'industria; per il 12% nel settore bancario e assicurativo. I lavoratori lombardi licenziati, invece, ritrovano lavoro per il 36% nell'industria, nei servizi, soprattutto It, per il 34%, per il 12% nel settore bancario e assicurativo. Lo rileva un'analisi di Ancl Su Lombardia, Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro – Sindacato Unitario. Parlando di industria, per esempio, le posizioni legate al controllo qualità e al coordinamento hanno un mercato consolidato e sono agevolate. Nel caso, però, di mansioni meno qualificate ma legate a flussi stagionali, come per esempio a quelli del turismo, le possibilità di ritrovare lavoro in tempo brevi aumentano. Ci sono tuttavia anche altre possibilità, per esempio quella della riqualificazione professionale: il lavoratore attraverso percorsi formativi specifici, può così rendersi più appetibile sul mercato o rivolgersi ad un altro settore dove magari avrebbe più possibilità. “Ci ritroviamo di fronte dei casi, soprattutto nel settore metalmeccanico, in cui una persona si è specializzata per decenni nell'uso di un macchinario che magari non è più importante come una volta - spiega
Andrea Fortuna, presidente Ancl Su Lombardia, Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro – Sindacato Unitario -. In questi casi è indispensabile optare per corsi di riqualificazione professionale con i patti di servizio che un disoccupato stipula con un ente formatore accreditato. Negli ultimi tempi si sta diffondendo anche un'altra possibilità: l'accordo di uscita con l'azienda non verte solo su soldi, ma anche su ore di formazione o interventi che possano facilitare un ricollocamento più veloce possibile. Essere un lavoratore più qualificato possibile ed essere disponibile a spostarsi dal luogo in cui lavorava in precedenza: sono questi i casi in cui è più facile per il lavoratore di essere ricollocato in tempi brevi dopo aver perso il posto di lavoro. Riguardo il lavoratore che ritrova un impiego in tempi brevi dopo che è stato licenziato, non ci sono ricette sempre valide. Nel caso di licenziamenti collettivi dipende spesso dall'interessamento di tutte le parti coinvolte nel ricollocare il lavoratore nella fase successiva alla controversia aziendale. Il primo criterio è il tipo di qualifica che un lavoratore possiede: nel caso di posizioni di responsabilità spesso il lavoratore riesce a ritrovare un'altra posizione in tempi brevi".