È stato firmato a Roma presso la sede di Confapi, l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale della piccola e media industria alimentare, scaduto il 30 giugno 2016 che vede coinvolte più di quattromila aziende e circa trentamila lavoratori. Si tratta - precisa una nota unitaria Fai-Flai-Uila - del primo rinnovo raggiunto dopo l'accordo interconfederale di Cgil, Cisl, Uil e Confapi del luglio scorso. La parte salariale prevede un aumento a regime di 105 euro, suddiviso in cinque
tranche (20 euro dal 1/7/2016, 15 euro dal 1/9/2017, 20 euro dal 1/12/2018, 25 euro dal 1/12/2019, 25 euro dal 1/6/2020). Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, congiuntamente alla delegazione trattante, si dichiarano soddisfatte per il risultato raggiunto, anche rispetto alle richieste presenti in piattaforma. Tra i più importanti risultati si sottolineano le novità sui congedi parentali, il riconoscimento della figura del rappresentante di sito per la sicurezza dei lavoratori, l'impegno per la responsabilità sociale di impresa. Innovazioni anche sul fronte dei contratti a termine e somministrazione, sulla base dei cambiamenti legislativi recentemente intervenuti adeguati alle specificità del settore. Per il part-time è stata ampliata la percentuale di utilizzo da parte dei lavoratori, mentre i temi del welfare e dell'assistenza sanitaria sono stati demandati alla bilateralità confederale che si avvierà in tempi brevi. Nei prossimi giorni verranno effettuate le assemblee sui posti di lavoro per la consultazione dei lavoratori.