lunedì 23 aprile 2012
​Gli ambienti lavorativi dell'Ue sono sempre più sani e sicuri. Tuttavia, ogni anno si contano ancora 6,9 milioni di infortuni sul posto di lavoro e milioni di malattie professionali.
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​Oltre un terzo degli Italiani non si fida del proprio capo. Secondo i risultati del recente sondaggio paneuropeo sulla salute e la sicurezza sul lavoro (OSH) dell'Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro (EU-OSHA) a essere fiducioso sul fatto che i problemi inerenti alla salute e alla sicurezza sul lavoro segnalati a un responsabile verranno affrontati è il 64% dei lavoratori italiani, un dato inferiore di dieci punti percentuali rispetto alla media europea che è del 74%.  Fiducia reciproca e lavoro di squadra sono al centro della nuova campagna biennale Ambienti di lavoro sani e sicuri promossa dall'Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro (EU-OSHA) intitolata Lavoriamo insieme per la prevenzione dei rischi. Gli ambienti di lavoro dell'Ue sono sempre più sani e sicuri. Tuttavia, ogni anno si contano ancora 6,9 milioni di infortuni sul posto di lavoro e milioni di malattie professionali. La sofferenza umana causata da scarsi livelli di sicurezza e di salute è incommensurabile, ma il costo economico stimato è di 490 miliardi di euro l'anno, che equivale a più della metà dei costi attuali del fondo di salvataggio per la crisi finanziaria europea. La nuova campagna promossa dall'EU-OSHA concentra l'attenzione sull'importanza della partecipazione della dirigenza e dei lavoratori al fine di migliorare la sicurezza e la salute sul lavoro.Il sondaggio mostra che in generale gli europei (il 67%) si considerano ben informati sul tema della salute e della sicurezza sul lavoro. Tuttavia esistono grandi differenze tra gli Stati membri, e uno degli obiettivi principali della campagna consiste nel condividere i principi di buona prassi per aumentare i livelli di prevenzione dei rischi all'interno di società di tutte le dimensioni e in tutti i settori in ogni parte dell'Ue. La ricerca conferma che qualunque siano le dimensioni di una determinata organizzazione, la leadership dei quadri dirigenziali e la partecipazione attiva dei lavoratori sono fondamentali per una gestione efficace della salute e della sicurezza. L’indagine europea fra le imprese sui rischi nuovi ed emergenti (ESENER) rivela che se la partecipazione dei lavoratori e l’impegno dei dirigenti vanno di pari passo le prestazioni in materia di sicurezza e salute sul lavoro risultano di gran lunga migliori. Le imprese in cui un’alta partecipazione dei lavoratori è associata a un forte impegno dei dirigenti, ad esempio, hanno probabilità 10 volte maggiori di disporre di una politica documentata in materia di sicurezza e salute sul lavoro (SSL). L’ulteriore vantaggio che ne consegue è che tali misure vengono ritenute più efficaci.In occasione del lancio della campagna a Bruxelles, il commissario UE per l'occupazione, gli affari sociali e l'integrazione, László Andor, insieme a Christa Sedlatschek, direttrice dell'EU-OSHA, e Bo Smith, segretario generale del ministero del Lavoro danese, hanno invitato datori di lavoro e lavoratori a collaborare per gettare le fondamenta per lo sviluppo di una cultura di prevenzione dei rischi più sostenibile in Europa.Il commissario Andor ha affermato: "Negli ultimi dieci anni l'Europa ha fatto grandi progressi nel campo della sicurezza e della salute sul lavoro, ed è necessario proseguire su questa strada. Questa è una delle politiche chiave per rendere l'invecchiamento attivo una realtà, obiettivo dell'anno europeo 2012. È provato che dare la priorità alla salute e alla sicurezza non è solo la cosa giusta da fare, ma è anche positivo dal punto di vista economico. I vantaggi includono costi ridotti e maggiore produttività, forza lavoro più serena e produttiva, livelli inferiori di assenze e turn-over dei lavoratori, meno incidenti, migliore reputazione presso fornitori e partner, maggiore consapevolezza e controllo dei rischi sul lavoro, e migliore reputazione in termini di sostenibilità tra investitori, clienti e all'interno della comunità"."I migliori risultati si ottengono se i lavoratori e i dirigenti uniscono le forze - ha aggiunto la dottoressa Christa Sedlatschek -. Di conseguenza, la campagna è volta a incoraggiare sia i principali che i responsabili aziendali a intraprendere provvedimenti attivi per la riduzione dei rischi, e i lavoratori, i loro rappresentanti e altre parti interessate a collaborare con i dirigenti per la riduzione dei rischi. Molte cose devono ancora essere fatte e la nostra campagna Ambienti di lavoro sani e sicuri svolge un ruolo fondamentale, offrendo una guida semplice e pratica alla collaborazione".La campagna comprende diverse attività a livello nazionale ed europeo, compresa l'11ª edizione del premio per le buone prassi. Il premio, che sarà annunciato nell'aprile 2013, mette in risalto i migliori esempi di collaborazione tra dirigenti e lavoratori per la prevenzione dei rischi. Le iscrizioni a questo concorso organizzato dall'EU-OSHA, in collaborazione con gli Stati membri e la presidenza del Consiglio in carica dell'Unione europea, sono ora ufficialmente aperte attraverso la rete di punti focali nazionali dell'EU-OSHA (http://osha.europa.eu/en/campaigns/competitions/good-practice-award_2012-2013/).La campagna sarà gestita a livello nazionale dai referenti locali dell'EU-OSHA e dai partner ufficiali della campagna. Per scaricare la guida ufficiale alla campagna e altro materiale relativo alla campagna (presentazioni, pubblicazioni e materiale promozionale in 24 lingue) e scoprire quali sono gli eventi organizzati in Europa, visitare il sito Web della campagna Ambienti di lavoro sani e sicuri 2012-13 all'indirizzo: www.healthy-workplaces.eu
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