In Germania uno scandalo sta scuotendo da giorni la credibilità dell'Adac, che con 19 milioni di iscritti è il più grande automobil club d'Europa, una vera e propria istituzione. La votazione con cui i lettori tedeschi eleggono la migliore auto dell'anno è stata truccata, per alcuni anni di fila. E molto probabilmente non è il solo referendum ad aver subito manipolazioni.
E' stato il quotidiano Sueddeutsche Zeitung, per primo, a rivelare la notizia: a votare la Volkswagen Golf come auto dell'anno per il 2013 non erano state 34mila persone, come aveva sostenuto Adac, ma poco più di tremila. Il premio Angelo Giallo, insomma, è stato pesantemente manipolato, non nella sostanza (la Golf è stata effettivamente la più apprezzata), ma nella partecipazione al voto. E quella attuale non è l'unica classifica ritoccata: anche gli anni passati i risultati sono stati falsati, ha ammesso l'amministratore di Adac, Karl Obermair, in seguito a un servizio del tabloid Bild.
Dopo aver minimizzato la rivelazione, l'Adac ha dovuto ammettere la truffa, annunciando una seria e profonda attività di revisione che sarà commissionata a una società esterna. Michael Ramstetter, responsabile del settore comunicazione e direttore della rivista Motorwelt che Adac spedisce a tutti gli iscritti, ha ammesso di aver manipolato i risultati, assumendosi completamente la responsabilità di quanto accaduto e presentando contemporaneamente le sue immediate dimissioni. Ma Ramstetter certamente non ha agito da solo, senza che nessun altro sapesse quel che stava accadendo. "Ora l'Adac deve mettere tutte le carte sul tavolo, e indagare in maniera trasparente su quanto accaduto, anche per gli anni addietro", ha considerato un portavoce del governo tedesco.