Dopo la crescita di giugno (+0,1%) e di luglio (+0,3%), ad agosto la stima degli occupati cresce ancora dello 0,3% (+69 mila). Lo comunica l'Istat, che spiega come tale crescita è determinata dall’aumento dei lavoratori alle dipendenze (+70 mila), in prevalenza a termine (+45 mila). Il tasso di occupazione aumenta di 0,2 punti percentuali, arrivando al 56,5%. Su base annua l’occupazione cresce dell’1,5% (+325 mila persone occupate) e il tasso di occupazione di 0,9 punti.Soddisfatto il premier
Matteo Renzi. "Istat. In un anno più 325mila posti di lavoro. Effetto #Jobsact #italiariparte #lavoltabuona". Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio.Su Facebook, invece, il premier spiega: "I dati Istat certificano che il Jobs act funziona. In un anno abbiamo recuperato 325 mila posti di lavoro, agosto su agosto. La disoccupazione che era quasi al 14% all'inizio dell'azione del Governo, adesso è sotto il 12%". Renzi prosegue: "Le riforme danno frutti, l'Italia riparte. Avanti tutta, adesso. C'è ancora molto da fare e possiamo farlo insieme, con la fiducia di chi sa che apparteniamo a un grande Paese, forte e orgoglioso. Viva l'Italia".La stima dei disoccupati ad agosto diminuisce dello 0,4% (-11 mila). Il tasso di disoccupazione cala di 0,1 punti percentuali, proseguendo il calo del mese precedente (-0,5 punti) e arrivando all’11,9%. Nei 12 mesi la disoccupazione diminuisce del 5,0% (-162 mila persone in cerca di lavoro) e il tasso di disoccupazione di 0,7 punti.Dopo il calo di giugno (-0,4%) e la crescita di luglio (+0,6%), la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce nell’ultimo mese dello 0,6% (-86 mila persone inattive), tornando al livello di giugno. Il tasso di inattività, è pari al 35,6%, in calo di 0,2 punti percentuali. Su base annua l’inattività è in calo dell’1,7% (-248 mila persone inattive) e il tasso di inattività di 0,5 punti.Rispetto ai tre mesi precedenti, nel periodo giugno-agosto 2015 il tasso di occupazione cresce (+0,2 punti percentuali), mentre calano il tasso di disoccupazione (-0,2 punti) e il tasso di inattività (-0,1 punti).Nel quadro, assume rilevanza il comparto della somministrazione, che registra un +21%. Per
Rosario Rasizza, presidente di Assosomm (l’Associazione di categoria che riunisce le Agenzie per il lavoro) "si tratta di un dato stabile rispetto a quanto fatto registrare un mese fa (+20%), periodo in cui storicamente la stagionalità e la richiesta di lavoratori a tempo determinato assume per il comparto maggior peso e rilevanza. Un aspetto significativo dell’estate 2015 è la forte crescita della somministrazione rispetto al 2014: ad agosto, infatti, l’hotellerie evidenzia un +23%, un dato che certamente rispecchia l’effetto Expo. Parallelamente, la crescita dell’industria (+21% rispetto ad agosto 2014) testimonia il positivo andamento del mercato occupazionale che, al di là dell’influenza dell’Esposizione Universale, è sempre più in salute ed è tornato a richiedere lavoratori. Il settore Auto, da questo punto di vista, è esplicativo: il trend della produzione dell’automobile e del suo indotto fa registrare un +44,2% nei primi sette mesi del 2015 sul 2014, che si traduce in una crescita anche della somministrazione in tale ambito. L’autunno ci dirà se questo complessivo miglioramento del mercato del lavoro ha fondamenta strutturali e se siamo finalmente all’inizio di un nuovo ciclo economico: di certo il lavoro in somministrazione si conferma una valida opzione sia per le imprese che per i lavoratori".