Aperte ufficialmente le porte della nuova sede di Luiss Enlabs “La Fabbrica delle Startup”, nata nel 2013 dalla joint venture tra la holding di partecipazioni LVenture Group e l’Università Luiss Guido Carli. Oltre 5mila metri quadrati per il nuovo spazio, dislocato nell’ala storica della Stazione Termini di Via Marsala 29H, che arriverà ad ospitare fino a 80 startup, diventando così il più grande acceleratore d’Europa. Un grande
open space su due piani, alte pareti bianche e luminose, e lunghi corridoi da percorrere anche in monopattino, dove startup in crescita e imprese innovative già attive sul mercato, potranno sviluppare i loro business in una sede il doppio più grande rispetto alla precedente, con la possibilità di accogliere ancora più idee e progetti imprenditoriali ad alto contenuto tecnologico. Il nuovo acceleratore permetterà, infatti, di proseguire il notevole trend di crescita che ha sostenuto negli ultimi anni e realizzare ambiziosi piani di espansione per il futuro: ospitare sempre più startup, fino ad 80, diventando così il
tech hub di riferimento e favorire l’incontro e la contaminazione tra le neo attività imprenditoriali, le corporate e tutti gli attori del mondo dell’innovazione. Come sottolinea la Presidente della Luiss,
Emma Marcegaglia: "L’inaugurazione del nuovo acceleratore rappresenta ancora una volta, una risposta formidabile di un modello che funziona. La nostra Università continua ad affermare con forza la propria vocazione di ateneo orientato all’innovazione e all’autoimprenditorialità, con una visione sempre più internazionale e attenta ad investire nella formazione del capitale umano: vero fattore propulsivo della crescita del Paese. In soli tre anni l’ecosistema nato attorno a Luiss Enlabs è arrivato a comprendere circa 40 startup, che hanno creato più di 500 posti di lavoro, attratto 20 milioni di euro da investitori esterni, consolidato un
advisory board di oltre 50 esperti di alto profilo ed un network di corporate, istituzioni e aziende che supportano lo sviluppo delle migliori idee di impresa. E nel 2017 apriremo a Milano una estensione di Luiss: il Mhuma, un laboratorio dedicato alla manifattura 4.0". Luiss Enlabs si candida così a diventare interlocutore privilegiato e fulcro dell'ecosistema delle imprese interessate a crescere sul mercato sia romano che internazionale, anche attraverso processi di Open Innovation e strategie di business 4.0. Le startup, infatti, sono in grado di fornire servizi ad alto contenuto tecnologico e di creare soluzioni innovative prendendo spunto anche dalle buone pratiche internazionali."Abbiamo creato un hub per l’innovazione perché crediamo nel suo valore e i risultati che stiamo ottenendo ci danno conferme. Questo non è un traguardo, ma un punto di partenza: in questi nuovi spazi potremo continuare a crescere, facendo nascere sempre più startup e mettendole in contatto sia con gli investitori che con le aziende, che oggi hanno bisogno di accesso all’Open Innovation - spiega
Luigi Capello, co-ounder di Luiss Enlabs e ceo di LVenturef Group, la holding che investe nelle startup e ne supporta la crescita tramite una rete di investitori e corporate -. Nove su dieci delle startup uscite dal programma di accelerazione ricevono investimenti da terzi. Ciò vuol dire un tasso di successo di oltre il 90% che ci ha fatto guadagnare visibilità internazionale. A fine giugno abbiamo organizzato un Investor Day a Berlino a cui hanno partecipato rappresentanti di alcuni dei più grandi operatori di venture capital sul panorama europeo, un passo importante per l’internazionalizzazione, che per noi è fondamentale per far crescere su mercati più ricchi di capitali le startup nate in Italia".Tra le grandi realtà protagoniste del nuovo incubatore spiccano: Wind, Bnl e Accenture. "Luiss Enlabs è per Wind una partnership strategica - dichiara
Maximo Ibarra, amministratore delegato di Wind -. Ci abbiamo creduto dall’inizio, ben tre anni fa quando questo acceleratore muoveva i primi passi, perché pensiamo che le startup possono essere uno dei motori di sviluppo dell’economia digitale, in grado di mettere insieme nuovi talenti, competenze, voglia di fare e capacità imprenditoriali. Sono questi, infatti, gli ingredienti fondamentali per fare innovazione e per contaminare i modelli di business tradizionali con l’utilizzo dei nuovi strumenti digitali. In questa luogo, che cresce oggi in modo significativo, Wind ha già costruito partnership commerciali che hanno arricchito i propri servizi e sono convinto che nel prossimo futuro continueremo a fare scouting per individuare idee e progetti innovativi"."Accelerare il processo di digitalizzazione in Italia è fondamentale per incrementare la produttività del Sistema Paese e rilanciarne la competitività e l’attrattività nello scenario globale. Un percorso di trasformazione nel quale Accenture ha un ruolo di rilievo perché leader nel campo dell’innovazione e punto di contatto tra le aziende e il nuovo ecosistema delle startup. Il nostro obiettivo è quello di favorire lo sviluppo dell’Open Innovation e di creare un nuovo contesto che valorizzi il talento, trasformi la cultura manageriale, contribuisca a rendere più attrattiva l’Italia per incubatori e venture capital – spiega
Fabio Benasso, ad di Accenture Italia -. La partnership avviata con Luiss Enlabs conferma questo nostro impegno, che si traduce in un’iniziativa concreta, orientata a rendere più efficace la collaborazione tra aziende e startup, valorizzare e applicare in tempi rapidi le idee e i progetti di innovazione. Un contributo tangibile quindi alla trasformazione digitale del tessuto industriale italiano che in questo modo può incrementare significativamente la propria crescita anche attraverso una maggiore internazionalizzazione del business"."L’innovazione, in un contesto economico particolarmente competitivo, è un motore di business che parte dalle start up e contribuisce a sviluppare e consolidare il sistema delle imprese - ha affermato il presidente di Bnl,
Luigi Abete -. Per questo siamo al fianco di Luiss Enlabs fin dal suo avvio e continueremo insieme a promuovere quelle idee imprenditoriali, valide e sostenibili nel tempo, che spesso arrivano da giovani di talento, nostro patrimonio umano e intellettuale in grado di vincere la sfida della competitività e della globalizzazione".