Don Uberto Fedi, "priore" di Tavola, in diocesi di Prato
Per tutti era “il priore”, secondo l’antico uso toscano di chiamare i parroci. Don Uberto Fedi, il decano dei sacerdoti pratesi, si è spento sabato 14 novembre a quasi 90 anni colpito dal Covid. L’ultima celebrazione nella sua chiesa di Tavola – una frazione di 2mila abitanti della piana a pochi chilometri dalla città – era stata il 24 ottobre per le Cresime, col vescovo Giovanni Nerbini. Poi i primi sintomi e il ricovero in ospedale fino alla morte. Quasi un segno, lui che in ben 64 anni alla guida della parrocchia aveva visto crescere l’intero paese: tra battesimi, matrimoni e funerali ogni abitante lo aveva avuto vicino nei momenti di gioia e di dolore.
Ordinato sacerdote il 29 giugno 1954, dopo due anni era stato inviato parroco a Tavola e da lì non si sarebbe più mosso, incarnando in modo incondizionato la vita e la storia di una comunità. “Quando arrivai – raccontava don Uberto – c’era solo la chiesa”. Nel corso dei primi decenni, Fedi costruì il circolo, frequentatissimo, poi la scuola materna e il centro pastorale, strutture a servizio di una parrocchia che si è sempre segnalata per la sua vitalità.
Impegnato in prima persona nella diffusione della stampa cattolica – Tavola è da sempre la parrocchia con la più alta diffusione di tutta la regione del settimanale Toscana Oggi – aveva un particolare legame con Avvenire: “Se non riesco durante la giornata – ci confidò qualche tempo fa – bisogna che lo legga a letto prima di addormentarmi”.