Don Di Noto con il cardinale Bassetti
La città di Noto in grande festa oggi per la solennità del patrono S. Corrado Confalonieri e per la visita del cardinale Gualtiero Bassetti. Il cardinale, stamattina, nella Basilica Cattedrale di San Nicolò ha presieduto il solenne Pontificale in onore del Santo. Con lui, a concelebrare, il vescovo di Noto, monsignor Antonio Staglianò e il vescovo emerito, monsignor Giuseppe Malandrino, con la partecipazione del Capitolo della Cattedrale, del clero del Vicariato e degli alunni del Seminario Vescovile.
Al termine della celebrazione, il cardinale Bassetti si è recato a Palazzo Ducezio, sede del Comune, per ricevere l’omaggio della autorità cittadine. "Siamo di fronte a sfide epocali, si registrano flussi di migranti che giungono in Sicilia e da sempre questa terra si è contraddistinta per la sua straordinaria capacità di accoglienza", ha detto Bassetti incontrando la stampa.
Un altro momento ufficiale della visita del presidente dei vescovi italiani è stato quello di ieri, lunedì 18 febbraio, a Pozzallo - città natale del servo di Dio Giorgio La Pira - presso il Palazzo di Città, per la firma di un “patto per il bene comune” tra la Diocesi di Noto e i comuni del territorio (Avola, Ispica, Modica, Noto, Pachino, Portopalo, Pozzallo, Rosolini, Scicli) nel solco del messaggio di Giorgio La Pira, al fine di costruire città economicamente, culturalmente, socialmente e spiritualmente ricche e vitali.
Infine l’amministrazione comunale e la Diocesi di Noto si sono impegnate a preparare e a sottoscrivere patti comunali per il bene comune, previo confronto tra le parti, dove saranno analizzate le specificità e i bisogni delle comunità locali su cui poter attivare forme di collaborazione. Molta soddisfazione da parte del vescovo di Noto monsignor Staglianò: “Oggi è importante sostenere progetti di alleanza tra Chiesa, Scuola, Famiglie e Volontariato, consapevoli che la distanza e la contrapposizione tra queste
istituzioni può alimentare inconsapevoli situazioni di disagio. È necessario creare sinergie nella prospettiva di un welfare comunitario e generativo, inclusivo per aiutare tutti e in particolare i più fragili, e non come Chiesa siamo quotidianamente impegnati su questo fronte”.
Altro momento molto importante della visita di Bassetti è stato l’incontro a Siracusa con don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente di Meter Onlus. «Massimo impegno contro abusi» e «piena vicinanza alle vittime»: sono i due punti fermi che la Chiesa italiana intende perseguire nella lotta agli abusi. Due concetti che il cardinale Bassetti ha ribadito a don Di Noto. Bassetti ha espresso, come riferisce il presidente dell’associazione da anni in prima linea contro la pedofilia, «apprezzamento e riconoscenza da parte di tutta la Chiesa italiana per l’impegno che Meter da 30 anni svolge a tutela dell’infanzia contro la pedofilia e ogni forma di abuso che lede la dignità dei bambini. Non possiamo che stare dalla parte di coloro che hanno subito degli abusi, un dramma che ci coinvolge tutti e che ci sprona a operare sempre di più per la salvaguardia dei bambini e dei vulnerabili. È un dolore profondo che ci responsabilizza tutti». «Ho presentato l’opera di Meter – dice don Di Noto – il polo formativo ed educativo, il Centro dei bambini autistici, e l’impegno concreto nel contrasto agli abusi sui minori.».
“Ricevere cuore a cuore l'apprezzamento di Bassetti per Meter e personalmente, è stato un grande dono - dice don Fortunato - di quei doni che non te li aspetti ma che danno senso a 30 anni di faticoso impegno nel tutelare e difendere i piccoli. È l'animo e il cuore, di chi pastore, ha quello di Dio che è amore e no di abuso e pestilenza. Meter è, con il suo patrimonio esperienziale e professionale (i Centri ne sono la evidente realtà) a totale disponibilità alla Chiesa italiana e a quella universale. Bassetti ha voluto ascoltare, conoscere, sapere. Perché, è vero non tutto sanno di Meter e della sua preziosa azione di contrasto alla pedofilia e pedopornografia ma - conclude Don Fortunato Di Noto - insieme si può fare molto di più, anche oltre chi pensa che non è possibile. Azione, trasparenza, accoglienza, ascolto, tutela, protezione, formazione e informazione corretta: vie maestre per superare, rispettando le vittime, il caos e il dolore delle vittime”.