"Il bilancio consuntivo consolidato della Santa Sede per l'anno 2012 chiude con un utile di 2.185.622 euro, grazie soprattutto al buon rendimento della gestione finanziaria". Lo riferisce il comunicato del Consiglio dei cardinali che ha approvato i conti vaticani del 2012. Il bilancio consuntivo dell'esercizio precedente, relativo all'anno 2011, si era infatti chiuso con un disavanzo di quasi 15 milioni di euro. Anche nei conti del 2012, tra i capitoli di spesa più impegnativi ci sono quelli relativi al costo del personale che, al 31 dicembre, contava 2.823 unità, ai mezzi di comunicazione sociali, considerati nel loro complesso ed al pagamento delle nuove tasse che gravano sugli immobili (Imu), risultate in aumento per cinque milioni di euro rispetto al passato. Per quanto riguarda il Governatorato, il consuntivo 2012, che comunque ha risentito del clima economico mondiale, si è chiuso con un attivo di 23.079.800 di euro, in aumento di più di un milione di euro rispetto a quello dell'anno precedente. Al 31 dicembre risultavano impiegate 1.936 persone. In calo, invece le offerte dei fedeli: l'Obolo di San Pietro, cioè le offerte dei fedeli a sostegno della carità del Santo Padre, è passato da 69,7 milioni di dollari del 2011, a 65,9 milioni. Il contributo del "canone", cioè proveniente dalle diocesi di tutto il mondo, è sceso da 32,1 milioni di dollari del 2011 a 28,3 milioni, con un calo dell'11,91%. L'Istituto per le Opere di Religione (Ior), come ogni anno, ha offerto al Papa una somma significativa "a sostegno del suo ministero apostolico e di carità". Per l'esercizio 2012 si è trattato di 50 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti altri cinque milioni per vari fondi specifici.