Migliaia di giovani stanno per partire alla volta di Cracovia da più parti d’Italia e del mondo con tante speranze e aspettative. La Gmg è a un passo dall’essere vissuta, ma vivere – nell’era social in cui ci troviamo – è anche e soprattutto condividere. Forse questa, più di quelle passate, sarà una Gmg "social". Beninteso, nulla può sostituire le relazioni personali che saranno come sempre al centro dell’evento. Nulla può sostituire la stretta di mano con i compagni vicini, i sorrisi, le emozioni e gli sguardi scambiati durante i momenti forti della Gmg. I social network però rappresentano una parte importante dell’esperienza perché sono il mezzo attraverso cui la bellezza della Giornata mondiale della gioventù può raggiungere anche chi non partecipa, ma da lontano è "connesso" con quello che accade a Cracovia.
Per questa ragione Casa Italia è stata attrezzata con una connessione wi-fi aperta a tutti, in modo che i ragazzi siano liberi di contattare familiari e amici lontani, ma anche di raccontare attraverso i canali social, la loro Gmg. Non un modo per isolarsi, ma al contrario per condividere anche con chi è lontano, per includere anche chi fisicamente a Cracovia – per svariate ragioni – non è potuto arrivarci. La Pastorale giovanile ha lanciato una mini-guida per l’utilizzo dei social, un tentativo di non disperdere le informazioni, i racconti, le storie dei ragazzi, delle diocesi e dei gruppi nel mare magnum dei social network. Poche semplici regole, per alcuni scontate, ma di sicuro facili da seguire.
1. Partiamo da cosa pubblicare: un post, una foto o un video vanno tutti bene, soprattutto se evidenziano un momento importante o divertente. La fantasia qui fa da padrona. Solo per i video bisogna ricordare che il cellulare va tenuto in posizione orizzontale;
2. Altra regola: per essere "trovati" sui social e/o rilanciati è importante citare per ogni post pubblicato i profili ufficiali del Servizio nazionale per la pastorale giovanile. Anche gli hashtag sono un’àncora importante per essere individuati tematicamente. Quando pubblicate un post non dimenticatevi di inserire gli hashtag ufficiali scelti dal Servizio nazionale: #Gmg2016 e #diarioGmg. Il diario sarà il "luogo" in cui convergeranno le foto e i video ma anche i pensieri più belli che descrivono le singole giornate. Davvero un diario tutto italiano, utile per raccontare le molte esperienze presenti nelle diocesi.
3. Infine, non è indispensabile, ma può essere d’aiuto nominare per ogni gruppo un referente "social" che possa condividere ogni giorno qualche sprazzo della vita del gruppo: la visita ad Auschwitz, le catechesi, il pellegrinaggio, la festa degli italiani...