Il Sinodo sulla famiglia è giunto al termine della prima settimana. Al consueto briefing in Vaticano, padre Lombardi, direttore della Sala Stampa, ha spiegato che oggi il Sinodo non lavora, ma che stanno lavorando il relatore generale e il segretario speciale, con i loro collaboratori, per la stesura della
Relatio post disceptationem, che sarà pronta lunedì mattina. Si è conclusa così la prima intensa settimana di lavoro del Sinodo, e sono entrati in azione i Circoli Minori, che venerdì pomeriggio si sono incontrati per la prima volta. Nella prima parte del pomeriggio di ieri, i padri sinodali hanno ascoltato gli interventi dei delegati fraterni e nella seconda parte del pomeriggio i Circoli Minori hanno già cominciato a riunirsi e “a parlare liberamente sui diversi temi”, ha riferito il portavoce vaticano: “Sono già entrati in azione, non solo con l’elezione del moderatore e del relatore ma con la prima conversazione del pomeriggio-sera di ieri”. Al briefing di oggi hanno partecipato monsignor Diarmuid Martin, arcivescovo di Dublino, e Valerie Duval-Pujol, docente di esegesi biblica presso l’Istituto Cattolico di Parigi, che partecipa al Sinodo come rappresentante dell’Alleanza biblica mondiale.
Monsignor Diarmuid Martin, relatore di uno dei circoli min
ori, prese già parte al Sinodo sulla famiglia del 1980. "È innegabile - ha detto Martin - che la cultura generale della famiglia sia cambiata. Ho visto l'evoluzione delle riflessioni anche in ambito internazionale. Ogni giorno incontro persone che vivono situazioni difficili". Il presule ha fatto riferimento alle coppie che convivono senza essere unite in matrimonio, ai casi di divorziati risposati. "La pastorale della Chiesa -
ha affermato Martin - dovrà affrontare anche queste situazioni". Da qui
l'invito ad approcciarsi a queste realtà "con un nuovo tipo di dialogo
e un nuovo linguaggio".
Secondo monsignor Martin, il Sinodo "deve affrontare l'impegno ordinario quotidiano dei cattolici nella vita matrimoniale", e "trovare un modo per parlare ai giovani" perché "serve una catechesi più forte per l'impegno duraturo" del matrimonio.Intanto la Sala Stampa vaticano ha informato che il Papa, per la stesura della
“Relatio Synodi”, ha deciso di affiancare al relatore generale, cardinale Peter Erdo, al segretario speciale, monsignor Bruno Forte, e al segretario generale, cardinale Lorenzo Baldisseri, altri padri sinodali. Questi i nomi dei padri: cardinale Gianfranco Ravasi, cardinale Donald Wuerl, monsignor Victor Manuel Fernandez, monsignor Carlos Aguiar Retes, monsignor Peter Kang, padre Adolfo Nicolas Pachon. Il segretario generale del Sinodo, cardinale
Lorenzo Baldisseri, ha detto che da lunedì, dopo la presentazione della Relazione, i venti Circoli Minori lavoreranno per suggerire le integrazioni al testo, in modo da arrivare. giovedì, alla loro presentazione in aula. Da qui si arriverà al documento finale dell'assemblea, la
Relatio synodi, che sarà votata sabato e consegnata al Papa. Sabato stesso sarà pubblicato il nuntius, cioè il messaggio dell'assemblea sinodale, "che vuole parlare ai cattolici e ai lontani, tenendo conto delle persone, donne e uomini di oggi". Domenica 19, infine, sarà celebrata la Messa conclusiva, durante la quale verrà proclamato beato Paolo VI, colui che nel 1965 costituì il Sinodo del vescovi. In un'intervista all'Osservatore Romano, Baldisseri ha raccontato diessere stato apostofrato dal Papa con un simpatico "Lei ha un orologio svizzero", a mo' di ringraziamento per aver fatto rispettare i tempi previsti per il dibattito sinodale. Il segretario del Sinodo ha spiegato che i dibattiti sono stati liberi e informali, in italiano, lingua più conosciuta del latino, e che si è dato maggior spazio ai resoconti per la stampa, con gli incontri diretti con i protagonisti nel corso dei briefing in Sala Stampa.