giovedì 27 giugno 2024
Il Dicastero della dottrina della fede conferma la validità del decreto del vescovo di Civita Castellana che non riconosce alcun evento sovrannaturale nella località in provincia di Viterbo
Il luogo dove si sosteneva avvenissero le apparizioni a Trevignano

Il luogo dove si sosteneva avvenissero le apparizioni a Trevignano - Ansa

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Dopo il vescovo di Civita Castellana, ora anche il Dicastero per la dottrina della fede mette la parola fine alle presunte apparizioni della Madonna a Trevignano, riconoscendo pienamente valido il decreto del vescovo locale, emesso il 6 marzo 2024. Validità «sia per quanto riguarda il giudizio ivi espresso (constat de non supernaturalitate) sia per le disposizioni indicate nei punti a-d». Dunque, nessun evento soprannaturale si è verificato a Trevignano, conferma il Dicastero che nel contempo conferma il divieto ai sacerdoti «di celebrare i Sacramenti o guidare atti di pietà popolare in modo tale da connettere entrambi in modo diretto e indiretto, con gli eventi di Trevignano» (il punto “a” cui fa riferimento la nota del Dicastero). Ugualmente i fedeli (punto “d”) «devono astenersi dall’organizzare e partecipare a incontri privati o pubblici - ad esempio momenti di preghiera o catechesi - che diano per certa e indubitabile la verità sovrannaturale degli eventi di Trevignano».

Nel suo decreto il vescovo Salvi prevedeva anche l'imposizione a Gisella Cardia e al marito Gianni Cardia e a tutti i soggetti a vario titolo coinvolti negli eventi, il rispetto e l'adesione alle decisioni del vescovo diocesano, nonché la disponibilità a compiere un percorso di purificazione e discernimento che promuova e mantenga l'unità ecclesiale. Da aprte sua la signora Cardia ha sempre contestato le conclusioni dell'inchiesta della curia di Civita Castellana. Inoltre il decreto vescovile ribadisce che il titolo "Madonna di Trevignano" non ha alcun valore ecclesiale e non può essere usato come se lo avesse, anche in ambito civile.

La vicenda era iniziata nel 2016, quando Gisella Cardia aveva riferito di apparizioni della Madonna su un campo usato da anni per prediche e preghiere. Apparizioni che sarebbero avvenute in concomitanza con lacrimazioni di sangue attribuite a una statua della Vergine acquistata a Medjugorje. La donna sosteneva pure di ricevere di continuo messaggi dalla Madonna e di aver assistito a miracoli come la moltiplicazione di gnocchi e pizza durante cene private nella sua abitazione. La Procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo su Cardia con l’ipotesi di truffa, dopo la denuncia di fedeli che avevano versato anche somme di denaro.

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