mercoledì 8 agosto 2018
È di questi giorni la pubblicazione di una ricerca che indica come alcune importanti componenti (bilirubina, metaemoglobina) siano presenti in misura significativa sul Telo
Ostensione della Sindone a Torino (Ansa)

Ostensione della Sindone a Torino (Ansa)

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Il sangue presente sulla Sindone è ancora protagonista. È di questi giorni la pubblicazione di una ricerca che indica come alcune importanti componenti (bilirubina, metaemoglobina) siano presenti in misura significativa sul Telo conservato nel Duomo di Torino. Pubblicata dalla rivista scientifica Applied optics, la ricerca è frutto del lavoro congiunto di diversi scienziati e ricercatori italiani fra cui Paolo Di Lazzaro (Enea, coordinatore dei lavori) e Paola Iacomussi, del torinese Istituto di ricerca metrologica. Di Lazzaro è il vicedirettore del Centro internazionale di Sindonologia di Torino, Iacomussi collabora come esperta con la Commissione diocesana per la Sindone.

Il lavoro propone la conclusione che il sangue “rosso” identificato sulla Sindone ha mantenuto una colorazione più vivace pur essendo “antico”- quando invece il sangue ossidandosi, tende ad assumere colorazioni che vanno verso il marrone e il nero. Il sangue rimane rosso, invece, se è stato colpito da raggi ultravioletti compatibili con la luce del sole, e se appartiene al corpo di un malato di ittero o di una persona sottoposta a tortura. Questa ipotesi era già stata formulata, lo studio pubblicato in questi giorni l’ha verificata, dimostrando anche sul sangue sindonico vi sono tracce di emoglobina antica, e non colori d’ocra. La ricerca sperimentale venne condotta in occasione dell’Ostensione del 2015 con procedimenti non invasivi e senza alcun contatto col Telo. È verso questo tipo di ricerche che occorrerà confrontarsi nel futuro, per poter conoscere sempre meglio la Sindone senza compromettere in alcun modo lo stato attuale di conservazione.

Lo studio esce alla vigilia di un importante appuntamento pastorale per il Lenzuolo di Torino: nella sera di venerdì 10 gli oltre duemila giovani pellegrini delle diocesi di Piemonte e Valle d’Aosta sfileranno nella Cattedrale di Torino: la venerazione straordinaria della Sindone è l’ultimo passo dei “cammini” che da tutte le Alpi occidentali hanno riunito i giovani a Torino prima di partire per Roma dove, insieme con i ragazzi delle altre regioni italiane, parteciperanno l’11 e il 12 agosto, agli incontri con papa Francesco in preparazione al Sinodo sui giovani.

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