Papa Francesco ha incontrato questa mattina il Consiglio dei cardinali, il cosiddetto "C8", voluto dal Pontefice per essere aiutato nel governo della Chiesa universale e per studiare un progetto di revisione della Costituzione apostolica Pastor bonus sulla Curia Romana. Quelladi oggi è la quinta riunione. I lavori proseguiranno fino a venerdì 4 luglio. Lo rende noto un Bollettino della Sala Stampa Vaticana
Come annunciato da un paio di settimane con l’inizio di luglio vengono sospese (per tutto il mese) le udienze generali del mercoledì e (anche per tutto agosto) le Messe mattutine con i fedeli a Santa Marta. Ma papa Francesco non va in vacanza. Sabato andrà infatti in Molise dove farà tappa a Campobasso, Isernia e presso il Santuario mariano di Castelpetroso. Lunedì poi incontrerà per la prima volta le vittime dei abusi sessuali perpetrati da chierici. Nel frattempo da oggi a venerdì si svolge in Vaticano la quinta riunione del Consiglio degli otto cardinali scelti dal Pontefice per aiutarlo nel governo della Chiesa universale e nella riforma della Curia Romana. E a queste sessioni, cui per prassi partecipa ora stabilmente anche il segretario di Stato Pietro Parolin, assiste di solito lo stesso Pontefice.Proprio il tema della riforma della Curia è stato uno dei punti affrontati nel lungo colloquio concesso dal Papa a Franca Giansoldati su il Messaggero di domenica (L’Osservatore Romano ieri ha sottolineato che è la seconda volta di una donna che intervista un Papa, dopo quella di Séverine - Caroline Rémy - del Figaro a Leone XIII nel lontano 1892). Parlando della Chiesa, papa Francesco ha spiegato di non decidere da solo. «Grazie a Dio – ha detto – non ho nessuna Chiesa, seguo Cristo. Non ho fondato niente. Dal punto di vista dello stile non sono cambiato da come ero a Buenos Aires. Sul programma, invece, seguo quello che i cardinali hanno chiesto durante le congregazioni generali prima del Conclave». «Il Consiglio degli otto cardinali – ha aggiunto – era stato chiesto perché aiutasse a riformare la curia. Cosa peraltro non facile perché si fa un passo, ma poi emerge che bisogna fare questo o quello, e se prima c’era un dicastero poi diventano quattro. Le mie decisioni sono il frutto delle riunioni preconclave. Nessuna cosa l’ho fatta da solo».Sempre nell’intervista al quotidiano romano ha affrontato vari temi. Parlando del fenomeno della corruzione, Bergoglio ha detto: «È l’ambiente che facilita la corruzione. Non dico che tutti siano corrotti, ma penso sia difficile rimanere onesti in politica. Parlo dappertutto, non dell’Italia. Penso anche ad altri casi. A volte ci sono persone che vorrebbero fare le cose chiare, ma poi si trovano in difficoltà ed è come se venissero fagocitate da un fenomeno endemico, a più livelli, trasversale. Non perché sia la natura della politica, ma perché in un cambio d’epoca le spinte verso una certa deriva morale sono più forti». Il vescovo di Roma ha parlato anche dei temi della povertà e della condivisione («la bandiera dei poveri è cristiana, la povertà è al centro del Vangelo» e «Marx non ha inventato nulla») e ha usato parole forti («per me sono pedofili») contro quegli anziani coinvolti in episodi di prostituzione minorile.Intanto domenica mattina papa Francesco, celebrando la Messa nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo, ha imposto il pallio a 24 nuovi arcivescovi metropoliti, tra cui gli italiani Giuseppe Fiorini Morosini di Reggio Calabria-Bova e Marco Arnolfo di Vercelli. Nell’omelia (che pubblichiamo integralmente in questa pagina) il Pontefice ha esortato tutti a «non perdere tempo in domande o in chiacchiere inutili», a non soffermarsi «sulle cose secondarie», ma a guardare «all’essenziale».