(Il mio cordiale saluto va ai Polacchi partecipanti a questa beatificazione, sia di persona che tramite i mezzi di comunicazione. Saluto i Cardinali, i Vescovi, i Presbiteri, le persone consacrate e tutti i fedeli. Saluto le Autorità dello Stato e delle regioni, a cominciare dal Signor Presidente della Repubblica. Affido tutti all’intercessione del vostro Beato connazionale, il papa Giovanni Paolo II. Ottenga per voi e per la sua Patria terrena il dono della pace, dell’unità e di ogni prosperità).
Rivolgo infine il mio cordiale saluto al Presidente della Repubblica Italiana e al suo seguito, con uno speciale ringraziamento alle Autorità italiane per l’apprezzata collaborazione nell’organizzare queste giornate di festa. E come potrei qui non menzionare tutti coloro che hanno da tempo e con grande generosità preparato questo evento: la mia Diocesi di Roma con il Cardinale Vallini, il Comune della Città con il suo Sindaco, tutte le Forze dell’Ordine e le varie Organizzazioni, Associazioni, i numerosissimi volontari e quanti, anche singolarmente, si sono resi disponibili ad offrire il proprio contributo. Il mio riconoscente pensiero va anche alle Istituzioni e agli Uffici Vaticani. In tanto impegno vedo un segno di grande amore verso il Beato Giovanni Paolo II. Infine, rivolgo il mio più affettuoso saluto a tutti i pellegrini - raccolti qui in Piazza San Pietro, nelle strade adiacenti e in diversi altri luoghi di Roma - e a quanti sono uniti a noi mediante la radio e la televisione, i cui dirigenti e operatori non si sono risparmiati per offrire anche ai lontani la possibilità di partecipare a questo grande giorno. Ai malati e agli anziani, verso i quali il nuovo Beato si sentiva particolarmente vicino giunga uno speciale saluto. Ed ora, in spirituale unione con il Beato Giovanni Paolo II, ci rivolgiamo con amore filiale a Maria Santissima, affidando a lei, Madre della Chiesa, il cammino dell’intero Popolo di Dio.