mercoledì 22 settembre 2021
Martedì sera in centinaia alla veglia voluta dal vescovo Nerbini. Tutti in silenzio di fronte al Santissimo. Nelle letture il richiamo all'onestà e l'invito a «sorreggere i fratelli feriti»
La veglia di preghiera di riparazione a Prato

La veglia di preghiera di riparazione a Prato - Diocesi di Prato

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Era piena di fedeli, oltre la capienza consentita dalle misure anti-Covid, la chiesa di San Domenico a Prato per quella che era stata chiamata la «preghiera di riparazione». Un appuntamento voluto dal vescovo Giovanni Nerbini per rispondere allo shock di una diocesi sconvolta dopo l’arresto di don Francesco Spagnesi, il prete 40enne accusato di importazione di droga e di appropriazione indebita, protagonista di incontri a base di sesso e stupefacenti pagati con i soldi della parrocchia. A aggravare il quadro anche l’ipotesi accusatoria emersa nelle ultime ore di lesioni gravissime visto che il sacerdote, risultato sieropositivo, aveva rapporti sessuali a rischio.

Così martedì sera la comunità ecclesiale di Prato, composta da parrocchie, gruppi e movimenti, ha risposto in modo corale all’invito del vescovo e si è riunita in preghiera per invocare l’aiuto di Dio in un momento così difficile e doloroso per la Chiesa locale. Era il giorno in cui avrebbe dovuto tenersi il primo incontro del Convegno diocesano che segna la ripartenza delle attività pastorali. Invece, esploso il “caso” Spagnesi, Nerbini ha pensato di rinviare il Convegno e di tenere una veglia come «segno di consolazione, perdono, verità e giustizia». Non tutti sono riusciti a entrare in chiesa e hanno dovuto seguire la celebrazione dal chiostro.

La veglia di preghiera di riparazione a Prato

La veglia di preghiera di riparazione a Prato - Diocesi di Prato

La celebrazione si è svolta in silenzio, tutti inginocchiati di fronte al Santissimo Sacramento. Eloquente la scelta delle letture, affidate, insieme all’animazione della serata, ai giovani della diocesi. «Egli ci consola in ogni nostra tribolazione, perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in ogni genere di afflizione con la consolazione con cui noi stessi siamo consolati da Dio», proclama la Lettera di san Paolo proposta durante la veglia. Poi le invocazioni con la richiesta di rafforzare «i passi di chi stenta a camminare sulla via dell’onestà e della giustizia» e di «consolare e sorreggere i fratelli e le sorelle feriti». In chiesa erano presenti anche le monache benedettine di clausura, che solitamente non escono dal monastero di San Clemente per partecipare agli incontri comunitari. Il Convegno pastorale diocesano si terrà martedì 5 e mercoledì 6 ottobre sempre nella chiesa di San Domenico.

La veglia di preghiera di riparazione a Prato

La veglia di preghiera di riparazione a Prato - Diocesi di Prato

Intanto, in attesa della nomina della nuova guida dell’Annunciazione alla Castellina dove era parroco il prete finito ai domiciliari, il vescovo Nerbini ha nominato il vicario generale della diocesi, don Daniele Scaccini, amministratore parrocchiale. Il sacerdote, sottolinea una nota della Curia, «già conosciuto e apprezzato per aver guidato in passato la parrocchia per dieci anni, prima dell’arrivo di don Francesco Spagnesi, avrà il compito di accompagnare la comunità nelle attività pastorali». Il servizio liturgico viene affidato a don Vincent Souly, parroco di San Paolo a Carteano. Sarà lui a celebrare le Messe feriali e festive in parrocchia, mentre il diacono Leonardo Bruni proseguirà il suo impegno in parrocchia.

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