Ammirazione e gratitudine: sono i sentimenti con cui papa Francesco ha accolto i due vincitori del Premio Ratzinger di quest’anno, accompagnati in Vaticano da familiari e amici. Sono il professor Charles Taylor, canadese, e il teologo africano padre Paul Béré, che il cardinale Angelo Amato, presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Joseph Ratzinger – Benedetto XVI, presenta a papa Francesco. Due personalità provenienti da continenti e culture diverse, ma il cui messaggio secondo Francesco “è molto più simile di quanto non appaia a prima vista”.
IL DISCORSO INTEGRALE DI PAPA FRANCESCO AI DUE VINCITORI DEL PREMIO RATZINGER
All'inizio del suo discorso il Papa ha affermato che questa è per lui "una bella occasione per esprimere ancora una volta stima e affetto per il mio Predecessore, il caro Papa emerito Benedetto XVI". "Gli siamo grati per l’insegnamento e l’esempio che ci ha dato nel servire la Chiesa riflettendo, pensando, studiando, ascoltando, dialogando, pregando, perché la nostra fede si conservi viva e consapevole - ha proseguito - nonostante il mutare dei tempi e delle situazioni, e perché i credenti sappiano rendere conto della loro fede con un linguaggio capace di farsi intendere dai loro contemporanei e di entrare in dialogo con essi, per cercare insieme le vie dell’incontro con Dio nel nostro tempo. Per questo, ha affermato Francesco, il dialogo con le diverse culture che cambiano “è un dovere per la teologia”. E proprio in questa prospettiva i due premiati di oggi “hanno offerto un notevole apporto”: Charles Taylor approfondendo in particolare il fenomeno della secolarizzazione del nostro tempo in Occidente; padre Paul Béré dedicandosi alla questione dell’inculturazione tanto importante in Africa.
Cercare e trovare la via dell’accesso a Dio, in ogni tempo e spazio, ha concluso papa Francesco, è l’impegno del professor Taylor e del padre Béré, ed è "la missione di tutti coloro che, seguendo l’insegnamento del teologo Joseph Ratzinger e Papa emerito Benedetto XVI, si propongono di essere “cooperatori della Verità”.