sabato 5 luglio 2014
​Dodici ore e mezzo, dal decollo alle 7.45 dell’elicottero per Campobasso al rientro in Vaticano. In mezzo quattro discorsi, la Messa, due spostamenti significativi, decine di incontri... Da autentico maratoneta della fede 
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Dodici ore e mezzo, dal decollo alle 7.45 dell’elicottero che l’avrebbe portato a Campobasso al rientro in Vaticano previsto per le 20.15. In mezzo quattro discorsi e la Messa, con relativa omelia, più due spostamenti significativi (da Campobasso a Castelpetroso, e da qui a Isernia) e decine di incontri, la più parte intensi e coinvolgenti come quelli con i lavoratori, gli ammalati, i poveri durante il pranzo, i giovani, i detenuti... E in mezzo a questa giornata di straordinario impegno – non certo agevolata dal clima estivo – una sosta decisamente striminzita: 10 minuti appena, dopo il pranzo. Chi ha seguito Francesco in altri viaggi ormai ci si è abituato: il Papa – come disse padre Lombardi alla Gmg di Rio ai giornalisti stupiti per il ritmo serrato del programma papale – «pare inesauribile». Testimonia con la sua stessa vita che cosa vuol dire essere pastore, stare tra la gente, farsi carico degli altri come il Samaritano. Spende letteralmente ogni energia per le persone che incontra. E i 10 minuti di sosta oggi mostrano che non è certo un modo di dire.
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