mercoledì 6 aprile 2011
"Basta sangue" in Libia e Costa d'Avorio, "si avvii l'opera di pacificazione". Questo l'appello del Papa "a tutte le parti in causa" rivolto al termine dell'udienza generale. Il Papa ha anche auspicato che il suo inviato in Costa d'Avorio, cardinale Turkson, bloccato in Ghana, possa raggiungere la Costa d'Avorio.
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"Basta sangue" in Libia e Costa d'Avorio, "si avvii l'opera di pacificazione". Questo l'"appello" del Papa "a tutte le parti in causa" rivolto al termine dell'udienza generale. Il Papa ha anche auspicato che il suo inviato in Costa d'Avorio, card. Turkson, bloccato in Ghana, possa raggiungere la Costa d'Avorio.  "Cari fratelli - ha detto il Papa prima dei saluti in lingua italiana - comincio con un appello". "Continuo a seguire con grande apprensione - ha spiegato Benedetto XVI - le drammatiche vicende che le care popolazioni della Costa d'Avorio e della Libia stanno vivendo in questi giorni. Mi auguro inoltre - ha aggiunto - che il cardinale Turkson, che avevo incaricato di recarsi in Costa d'Avorio per manifestare la mia solidarietà possa presto entrare nel Paese. Prego per le vittime - ha proseguito - e sono vicino a tutti coloro che stanno soffrendo. La violenza e l'odio sono sempre una sconfitta. Per questo - ha concluso - rivolgo un nuovo e accorato appello a tutte le parti in causa, affinché si avvii l'opera di pacificazione e di dialogo e si evitino ulteriori spargimenti di sangue".
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