"La Chiesa riconosce in voi, cari ammalati, una speciale presenza di Cristo sofferente". Lo afferma papa Francesco nel messaggio per la 22/ma Giornata Mondiale del Malato, che si celebrerà l'11 febbraio 2014, rivolto dal Pontefice "in modo particolare alle persone ammalate e a tutti coloro che prestano loro assistenza e cura".Nel documento sul tema "Fede e carità: Anche noi dobbiamo dare la vita per i fratellì", Bergoglio sottolinea che "il Figlio di Dio fatto uomo non ha tolto dall'esperienza umana la malattia e la sofferenza, ma, assumendole in sé, le hatrasformate e ridimensionate. Ridimensionate - spiega -, perché non hanno più l'ultima parola, che invece è la vita nuova in pienezza; trasformate, perché in unione a Cristo da negative possono diventare positive"."Quando ci accostiamo con tenerezza a coloro che sono bisognosi di cure, portiamo lasperanza e il sorriso di Dio nelle contraddizioni del mondo. Quando la dedizione generosa verso gli altri diventa lo stile delle nostre azioni - scrive il Papa - facciamo spazio al Cuore di Cristo e ne siamo riscaldati, offrendo così il nostro contributo all'avvento del Regno di Dio".