"Internet non basta, la tecnologia non è sufficiente. Questo però non vuol dire che la presenza della Chiesa nella rete sia inutile, al contrario, è indispensabile essere presenti". Lo ha detto papa Francesco ricevendo stamane in udienza, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, i partecipanti alla Plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici, che si è tenuta in questi giorni sul tema: "Annunciare Cristo nell'era digitale".È necessario 'stare in Rete', ha aggiunto il Papa, ma "sempre con stile evangelico, in quello che per tanti, specie giovani, è diventato una sorta di ambiente di vita, per risvegliare le domande insopprimibili del cuore sul senso dell'esistenza, e indicare la via che porta a Colui che è la risposta, la Misericordia divina fatta carne, il Signore Gesù".Internet, ha proseguito Francesco, è "una realtà diffusa, complessa e in continua evoluzione, e il suo sviluppo ripropone la questione sempre attuale del rapporto tra la fede e la cultura".Per il Papa "tra le opportunità e i pericoli della rete", occorre "vagliare ogni cosa, consapevoli che certamente troveremo monete false, illusioni pericolose e trappole da evitare", ma, "guidati dallo Spirito Santo, scopriremo anche preziose opportunità per condurre gli uomini al volto luminoso del Signore".Tra le possibilità offerte dalla comunicazione digitale, ha concluso il Papa, la più importante riguarda "l'annuncio del Vangelo. Certo non è sufficiente acquisire competenze tecnologiche, pur importanti. Si tratta anzitutto di incontrare donne e uomini reali, spesso feriti o smarriti, per offrire loro vere ragioni di speranza". Per questo l'annuncio "richiede relazioni umane autentiche e dirette per sfociare in un incontro personale con il Signore".