L'omaggio a due martiri francescani e una preghiera
"per la pace e la difesa dalla violenza e dal terrorismo". Questo il
fuori programma del Papa nel pomeriggio, prima di recarsi al Campus Misericordia per
la Veglia con i giovani. Francesco si è recato nella Chiesa di San Francesco
(vicinissima all’Arcivescovado), dove si venerano le reliquie dei
due martiri
Zbigniew Strzałkowski e Michał Tomaszek, uccisi dai guerriglieri maoisti di
“Sendero luminoso” il 9 agosto 1991 a Pariacoto in Perù, e beatificati il 5
dicembre 2015 (a Pariacoto) insieme al sacerdote italiano don Alessandro Dordi,
della diocesi di Bergamo. Oltre ai frati francescani erano presenti alcuni
familiari dei martiri. Missionari nelle Ande peruviane, i due beati avevano
condiviso in tutto la vita dei più poveri senza lasciarsi scoraggiare dalla
mancanza di luce elettrica e dalle epidemie di colera. Ma per i “senderisti” la
loro presenza e il loro aiuto ai poveri frenava la rabbia del popolo e
rallentava la rivoluzione. Il Pontefice ha pregato così:
"Oggi veniamo a Te
per chiederTi di conservare il mondo e i suoi abitanti nella pace, di
allontanare da esso l’ondata devastante del terrorismo, di riportare l’amicizia
e infondere nei cuori delle Tue creature il dono della fiducia e della
disponibilità a perdonare". E ha poi ha proseguito: "O Datore della vita,
Ti preghiamo anche per tutti coloro che sono morti come vittime di brutali
attacchi terroristici. Dona loro una ricompensa eterna. Che intercedano per il
mondo, dilaniato dai conflitti e dai contrasti2. (M.Mu.)