venerdì 24 settembre 2010
Benedetto XVI nella lettera indirizzata al Cardinale Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, in vista del VII Incontro Mondiale delle Famiglie che si terrà a Milano dal 30 maggio al 3 giugno 2012. Gli eccessi di un'organizzazione del lavoro tutta orientata al profitto e alla concorrenza di mercato, finiscono per cancellare lo spirito stesso della festa che diventa occasione di consumismo.
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«Il lavoro e la festa sono intimamente collegati con la vita delle famiglie: ne condizionano le scelte, influenzano le relazioni tra i coniugi e tra i genitori e i figli, incidono sul rapporto della famiglia con la società e con la Chiesa»: lo scrive il Papa Benedetto XVI nella Lettera indirizzata al Cardinale Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, in vista del VII Incontro Mondiale delle Famiglie che si terrà a Milano dal 30 maggio al 3 giugno 2012. L’appuntamento mondiale avrà per tema “La Famiglia: il lavoro e la festa” e fa seguito al VI Incontro che si svolse a Città del Messico nel gennaio 2009. Nella Lettera del Papa resa nota oggi dalla Sala stampa vaticana, Benedetto XVI afferma tra l’altro: «L’esperienza quotidiana attesta che lo sviluppo autentico della persona comprende sia la dimensione individuale, familiare e comunitaria, sia le attività e le relazioni funzionali, come pure l’apertura alla speranza e al Bene senza limiti». Il Papa sottolinea poi che «ai nostri giorni, purtroppo, l’organizzazione del lavoro, pensata e attuata in funzione della concorrenza di mercato e del massimo profitto, e la concezione della festa come occasione di evasione e di consumo, contribuiscono a disgregare la famiglia e la comunità e a diffondere uno stile di vita individualistico».In presenza oggi del rischio di «disgregazione» della famiglia, Benedetto XVI esorta nella sua Lettera a «promuovere una riflessione e un impegno rivolti a conciliare le esigenze e i tempi del lavoro con quelli della famiglia e a ricuperare il senso vero della festa, specialmente della domenica, pasqua settimanale, giorno del Signore e giorno dell’uomo, giorno della famiglia, della comunità e della solidarietà». Prosegue sottolineando che «il prossimo Incontro Mondiale delle Famiglie costituisce un’occasione privilegiata per ripensare il lavoro e la festa nella prospettiva di una famiglia unita e aperta alla vita, ben inserita nella società e nella Chiesa, attenta alla qualità delle relazioni oltre che all’economia dello stesso nucleo familiare». Il Papa afferma poi che «l’evento, per riuscire davvero fruttuoso, non dovrebbe però rimanere isolato, ma collocarsi entro un adeguato percorso di preparazione». Auspica quindi che «già nel corso dell’anno 2011, XXX anniversario dell’Esortazione apostolica Familiaris consortio, "magna charta" della pastorale familiare, possa essere intrapreso un valido itinerario con iniziative a livello parrocchiale, diocesano e nazionale, mirate a mettere in luce esperienze di lavoro e di festa nei loro aspetti più veri e positivi».
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