A braccio ha quindi detto: "Voi mi chiedevate di ricordare alla Chiesa di Francia che Gesù è sofferente alla porta delle nostre chiese se i poveri non ci sono. Se i poveri non ci sono... I tesori della Chiesa sono i poverì, diceva il diacono romano San Lorenzo. E infine vorrei chiedervi un favore; più di un favore, darvi una missione: una missione che soltanto voi, nella vostra povertà, sarete capaci di compiere. Mi spiego: Gesù, alcune volte, è stato molto severo e ha rimproverato fortemente persone che non accolgono il messaggio del Padre. E così come Lui ha detto quella bella parola 'beati' ai poveri, agli affamati, a coloro che piangono, a coloro che sono odiati e perseguitati, ne ha detta un'altra, che detta da Lui fa paura! Ha detto: 'Guai!'. E lo ha detto ai ricchi, ai saggi, a coloro che ora ridono, a quelli cui piace essere adulati, agli ipocriti". "Vi dò la missione di pregare per loro - ha aggiunto -, perché il Signore cambi il loro cuore. Vi chiedo anche di pregare per i colpevoli della vostra povertà, perché si convertano! Pregare per tanti ricchi che vestono di porpora e di bisso e fanno festa con i grandi banchetti, senza accorgersi che alla loro porta ci sono tanti Lazzari bramosi di sfamarsi degli avanzi della loro mensa. Pregate anche per i sacerdoti, per i leviti, che - vedendo quell'uomo percosso e mezzo morto - passano oltre, guardando dall'altra parte, perché non hanno compassione. A tutte queste persone sorridete loro dal cuore, desiderate per loro il bene e chiedete a Gesù che si convertano".
Papa Francesco ha ricevuto un pellegrinaggio di poveri della diocesi di Lione: «Pregate per i colpevoli della vostra povertà perché si convertano».
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