L'incontro dei vescovi cileni con papa Francesco, sul tema della pedofilia, nell'auletta dell'Aula Paolo VI, il 15 maggio 2018
«Sono rimasto colpito dal lavoro di riflessione, discernimento» e dalle «decisioni» che avete preso. Lo sottolinea papa Francesco in una breve lettera scritta a mano e indirizzata al presidente della Conferenza episcopale cilena, monsignor Santiago Silva Retamales.
In particolare Francesco dice di aver «ricevuto e letto con attenzione» il documento “Dichiarazioni, decisioni e impegni dei vescovi della Conferenza episcopale del Cile” elaborato dall’episcopato latinoamericano al termine della assemblea plenaria straordinaria convocata sul tema della pedofilia e terminata il 3 agosto. «Le decisioni» prese «sono realistiche e concrete», sottolinea il Pontefice e «aiuteranno in modo decisivo in tutto questo processo.
Ma ciò che mi ha colpito di più – aggiunge Bergoglio – è l’esempio di una comunità episcopale unita nella guida del santo popolo fedele di Dio». Nel documento citato dal Papa i vescovi del Cile, chiedendo solennemente perdono a tutte le vittime e riconoscendo «di aver fallito nei loro doveri», ammettono errori, omissioni, sottovalutazione e superficialità nella gestione dei casi di abusi. E annunciano la volontà dii rendere agile ed efficace il Protocollo sulla prevenzione degli abusi, maggiore collaborazione con l’autorità giudiziaria, più trasparenza nei confronti dei media e dell’opinione pubblica. Verranno inoltre aperti alcuni archivi di denunce e ci sarà una riformulazione dei tempi di prescrizione dei reati.