Siate sempre al
servizio della "cultura dell'incontro". È l'esortazione
che Papa Francesco ha levato stamani ricevendo i funzionari
del Cerimoniale diplomatico della Repubblica italiana e i
funzionari dell'Ambasciata italiana presso la Santa Sede. Il
Papa ha sottolineato che l'Italia ha una carta in più da
giocare: quella del patrimonio culturale. Ha
evidenziato che anche chi non è cristiano si sente
interpellato dal messaggio del Natale di Gesù.
Papa Francesco ha iniziato il suo intervento con un sentito
ringraziamento per il lavoro quotidiano dei diplomatici
italiani e per lo spirito di collaborazione con la Segreteria
di Stato e la Prefettura della Casa Pontificia. Quindi, ha
messo l'accento sulla dimensione dell'incontro insita nella
missione della diplomazia: "Per il vostro servizio, voi
siete nella condizione di favorire la cultura dell'incontro.
Siete funzionari diplomatici e tutto il vostro lavoro tende a
far sì che i rappresentanti dei Paesi, delle Organizzazioni
internazionali, delle Istituzioni possano incontrarsi nel
modo più proficuo.
Quanto è importante questo servizio".
Ha così sottolineato l'importanza della "crescita di
relazioni positive, basate sulla conoscenza reciproca, sul
rispetto, sulla comune ricerca di vie di sviluppo e di
pace".
"In particolare, voi avete, in tutto ciò, una carta in più
da giocare: quella del patrimonio culturale italiano.
L'Italia è sempre stata nel mondo sinonimo di cultura, di
arte, di civiltà. E voi contribuite a far sì che questo sia
valorizzato per la cultura dell'incontro, che tale patrimonio
vada a vantaggio del bene comune, di quella che Paolo VI
chiamava la civiltà dell'amore".