Papa Francesco è arrivato a Caserta alle 15.45. Grande emozione, gioia, allegria. La pioggia non ha scoraggiato le tante migliaia di persone accorse ad aspettarlo. L'elicottero con a bordo il Pontefice è atterrato nell'eliporto della Scuola Sottufficiali dell'Aeronautica Militare, presso la Reggia di Caserta. Al suo arrivo il Papa è stato accolto da monsignor Giovanni D'Alise, vescovo di Caserta, e dalle autorità civili e militari. Francesco è poi salito sulla "papamobile" accompagnato da monsignor D'Alise, e si è fermato poco dopo all'altezza di un centinaio di fedeli, per lo più parenti degli avieri della stessa Scuola sottufficiali. Il Papa, senza scendere dalla "papamobile", si è trattenuto un paio di minuti a parlare con loro. Il primo appuntamento è stato con i sacerdoti della diocesi nella Cappella Palatina. Un incontro sotto forma di dialogo. Il Papa ha risposto alle domande che gli sono stati poste. Quindi alle 17,30 Francesco sulla jeep farà il giro della Piazza antistante la Reggia, passando tra i vari reparti e salutando i fedeli. Infine alle 18 la Messa sulla Piazza davanti alla Reggia di Caserta in onore di Sant'Anna, patrona della città. Poi ripartirà per il Vaticano. La pioggia che a intervalli è continuata a cadere su Caserta non sta fermando l'afflusso ordinato di fedeli diretti alla Reggia per la Messa. Decine le migliaia di persone che affollano i giardini esterni al monumento vanvitelliano capaci di ospitare fino a 500 mila persone: un enorme distesa di ombrelli colorati che si aprono e si chiudono mischiandosi con le bandierine e gli striscioni dei fedeli. Alcune centinaia di fedeli in attesa della messa officiata dal Papa hanno invaso, probabilmente forzando i varchi o approfittando di qualche ingresso aperto, la cosiddetta zona rossa adiacente al palco dove non era previsto che sostassero altre persone se non quelle autorizzate. La polizia ha fronteggiato con le transenne quella che si può considerare una vera e propria invasione di campo per quanto festosa e che non ha avuto particolari conseguenze.
Francesco ha esortato i casertani: "La vostra bella terra va preservata". (Video) L'omelia
"Terra dei fuochi, terribile sfregio" | La carica dei 200mila (Antonio M.Mira)
INTERVISTA Il vescovo D'Alise: un dono (Gianni Cardinale)
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Tra loro ci sono quelli che hanno trascorso la notte
all'aperto avvolti nei sacchi a pelo pur di conquistare un posto
nelle prime file, quelle più vicine all'altare. Tanta gente,
inevitabile anche un minimo di ressa all'altezza degli ingressi
laterali, quelli che danno accesso al palco dove troveranno
posto 3.500 persone: disabili, delegazioni delle parrocchie
campane, cori, suore e istituzioni. Per loro una lunga attesa in
piedi prima di entrare per consentire che il rigido protocollo
sulla sicurezza si completi con la bonifica dei luoghi,
effettuata anche con l'aiuto di unità cinofile.
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