Il
Papa, lo scenario di «guerra» di questi giorni, i giovani. La prima giornata della visita in
Polonia di
Francesco ha messo subito in fila, gli uni accanto agli altri, i temi e i protagonisti della tragica attualità e dell'evento che, fino a domenica si svolgerà tra le vie di
Cracovia. Del resto l'intreccio tra l'entusiasmo di quanti sono arrivati qui da ogni parte del mondo per la
Gmg 2016 e il dolore per il sangue quotidianamente versato in Europa, in Medio Oriente e in Africa sono difficilmente separabili. Perciò hanno giustamente colpito le prime parole del
Pontefice all'inizio del viaggio. «Il mondo è in guerra. Una guerra a pezzi, ma non una guerra di religione. Le religioni vogliono la pace, la guerra la vogliono gli altri». Ma ancora di più deve indurre alla riflessione la pennellata sui giovani e sulla speranza che papa Bergoglio ha disegnato sulla tela della
Gmg, fin da ieri.
Giovani e
speranza. Il
Papa si aspetta molto in questo senso e a chi è abituato a pensare che sia il
Papa a dover dire qualcosa alle nuove generazioni, le sue parole appaiono già spiazzanti. Lo stesso
Francesco, in sostanza, vuole sentire dai giovani una parola di speranza.
Speranza per non rassegnarsi alle paure e alle chiusure alimentate dal terrorismo e che a loro volta lo alimentano. Perciò, il discorso del
Pontefice di fronte alle massime autorità polacche e al corpo diplomatico, è un potente invito ad accogliere quanti fuggono dalle guerre e dalla povertà, non a caso pronunciato in quella parte d'Europa politicamente più refrattaria a questi atteggiamenti.
Speranza, inoltre, per costruire un mondo diverso da quello che i terroristi vorrebbero spietatatamente e violentemente imporre a tutti. Un mondo, insomma, governato dalla misericordia e non dall'odio.
Questa prima giornata, dunque, ha già fatto intuire quali saranno i temi portanti delle altre tappe di questa visita. Non senza tenere un occhio attento a quello che succede nel mondo. Ma con la mente rivolta soprattutto al messaggio di
pace, di amore e di fraterna convivenza che la
Gmg del resto porta inscritto nel suo stesso dna.
E giovedì, seconda giornata, si entra nel vivo. Al mattino la
Messa al santuario di Czestochowa, la roccaforte della fede polacca, così caro a san Giovanni Paolo II. Nel pomeriggio la
festa dell'accoglienza al parco Blonia, il primo contatto tra il
Papa e i
giovani, dopo l'assaggio dell'affaccio di mercoledì sera dalla finestra dell'episcopaio che fu del
Papa santo. Parleranno i giovani, parlerà
Francesco, entrambi si ascolteranno. Con la
speranza che restino i soli protagonisti sulla scena. E che anche chi in queste settimane ha seminato morte e terrore ne venga in qualche modo contagiato.