Continua il Papa: "di fronte all'amore, alla misericordia, alla grazia divina riversata nei nostri cuori, la conseguenza che s'impone è una sola: la gratuità". "Come abbiamo ricevuto gratuitamente, così - ha spiegato - gratuitamente siamo chiamati a dare; ad imitazione di Maria, che, subito dopo aver accolto l'annuncio dell'Angelo, va a condividere il dono della fecondità con la parente Elisabetta. Perchè, se tutto ci è stato donato, tutto dev'essere ridonato. In che modo? Lasciando che lo Spirito Santo faccia di noi un dono per gli altri; che ci faccia diventare strumenti di accoglienza, di riconciliazione e di perdono". "Se la nostra esistenza si lascia trasformare dalla Grazia del Signore, non potremo trattenere per noi la luce che viene dal suo volto, ma - ha concluso il Pontefice citando un verso della Divina Commedia - la lasceremo passare perchè illumini gli altri. Impariamo da Maria, che ha tenuto costantemente lo sguardo fisso sul Figlio e il suo volto è diventato 'la faccia che a Cristo più si somiglià. E a lei ci rivolgiamo ora con la preghiera che richiama l'annuncio dell'Angelo".In questa festa l'Azione Cattolica Italiana vive il rinnovo dell'adesione. Rivolgo un pensiero speciale a tutte le sue associazioni diocesane e parrocchiali". Lo ha detto Papa Francesco dopo l'Angelus. "La Vergine Immacolata - ha poi invocato - benedica l'Azione Cattolica e la renda sempre più scuola di santità e di generoso servizio alla Chiesa e al mondo".