Ha sfidato un viaggio rischioso tra l'incubo del coronavirus e altre incognite. Ma Paolo Palumbo, il ventiduenne malato di Sla, non poteva perdere uno degli appuntamenti più importanti della sua vita: l'incontro con Papa Francesco.
Mercoledì mattina era in piazza San Pietro all'udienza generale proprio nel giorno del Mercoledì delle Ceneri, accompagnato dal fratello Rosario, dalla mamma Sonia e da medici e infermieri.
Un altro desiderio realizzato per Paolo dopo quello di diventare chef, di guidare un drone, di cantare a Sanremo. Era stato proprio il volo del drone a creare un ponte tra il giovane e il Pontefice. Francesco aveva visto su internet l’impresa del ventiduenne che, grazie ad una speciale applicazione, aveva fatto volare il drone con il solo movimento degli occhi. Così gli aveva inviato un biglietto scritto a mano nel quale confessava di essere rimasto molto colpito dalla sua forza di volontà e dalla sua tenacia. “Prego per te – le parole del Papa - fallo per me. Che il Signore ti benedica e la Madonna ti custodisca. Fraternamente, Francesco”.
Queste le parole che Paolo Palumbo ha detto al Papa al momento dell'incontro:
Santo Padre, l'emozione che provo in questo momento è indescrivibile. Il mio cuore batte più forte dal giorno in cui ho saputo che l'avrei incontrata di persona, e adesso che sono qui stento a credere che sia tutto vero. Negli anni, il seme della fede è germogliato in me diventando l'albero robusto che è ora. La malattia non è stata in grado di fermare le mie preghiere, al contrario le ha alimentate, facendomi comprendere che il disegno di Dio va al di là della nostra immediata comprensione. Io sto iniziando a capirlo, e ciò che sto scoprendo mi dà infinita gioia. Santo padre, io prego per lei, lei preghi per me.
L'INCONTRO PIÙ EMOZIONANTE DI SEMPRE... 😍❤ Ecco svelato il motivo di questo mio viaggio, sono partito per incontrare...