Accompagnato dal segretario di Stato,
monsignor
Pietro Parolin, e dal prefetto della Casa Pontificia, padre
Georg
Gaenswein, papa Francesco ha iniziato con qualche minuto di
anticipo sull'orario previsto delle 16 la visita all'Ospedale pediatrico Bambin Gesù, di
proprietà della Santa Sede. Sul piazzale dell'ospedale c'erano
circa
4 mila persone, per la maggior parte familiari di piccoli
ricoverati. Tra le autorità che lo hanno accolto, accanto al
presidente dell'ospedale
Giuseppe Profiti anche l'ex segretario di Stato vaticano cardinale
Tarcisio Bertone, che negli anni del suo servizio è stato
molto attento alla gestione del Bambin Gesù.
L'accoglienza festosa. Prima di entrare
nell'atrio dell'Ospedale, Francesco ha abbracciato diversi
genitori di ricoverati, che gli hanno regalato rose bianche e
un grande cuore di cartone, simbolo della Campagna "Mettici il
cuore". E quando il reggente della Casa Pontificia, padre
Leonardo Sapienza, gli ha indicato i bambini affacciati alle
finestre dei piani alti dell'edificio alle sue spalle, il Papa
si è girato per salutarli e mandare loro sorrisi, baci e
benedizioni.
La visita nei reparti. All'inizio della visita papa Francesco è entrato nel Dea dell'ospedale (
Dipartimento di Emergenza e Accettazione) dove ha incontrato 12 bambini, andando poi nell'Area rossa dove sono ricoverati sei bambini ad alta intensità di cura. È quindi salito al primo piano nella
Terapia Intensiva Neonatale dove sono ricoverati 10 neonati con gravi patologie. Tra loro la piccola Georgia Bernadette, 5 mesi, nata senza intestino, cui la mamma ha dato il nome del Papa, al quale ha scritto una lettera. Il primario del Tin, Andrea Dotta: "Il Papa ha voluto conoscere i problemi dei bambini, ha pregato con loro e con le loro famiglie. Ci ha colpito la sua commozione: era addirittura superiore alla nostra". Rivolgendosi ai medici il Pontefice ha detto: "Non stateperdendo tempo, importante è seminare". Nel reparto il Pontefice ha incontrato una bambina che domani festeggerà il suo primo anno di vita. La visita è proseguita nel
Reparto di rianimazione, dove ci sono otto bambini in respirazione assistita.
A tu per tu con i pazienti. "Sono qui per i malati" ha detto papa Francesco, secondo quanto riferiscono membri dello staff medico. In ogni reparto il Pontefice è entrato da solo. Il seguito papale, i cameramen e i fotografi si sono fermati sulla soglia e Francesco ha voluto dedicarsi da solo alla visita ai piccoli pazienti, ai quali ha dispensato baci, carezze e gesti di tenerezza. Nei primi due reparti si è intrattenuto per circa venti minuti. "Non è venuto per vedere l'ospedale - ha spiegato il
Responsabile Dea, il dottor Nicola Pirozzi - ma per incontrare i piccoli malati e i rispettivi genitori. Noi medici abbiamo fatto un passo indietro. Lo spirito del Santo Padre è avere un contatto e portare un conforto".
Nella cappella: la "cesta dei sogni" e la benedizione. Papa Francesco si è quindi diretto a piedi verso la cappella dell'ospedale, salutando lungo la strada il personale e le famiglie. Alla fine del viale ha benedetto la nuova ambulanza di rianimazione pediatrica. Due bambini hanno accolto il Papa conducendolo nella cappella. Qui il Pontefice ha trovato ad accoglierlo nei primi banchi 30 pazienti di oncoematologia con le loro famiglie e gli è stata consegnata una cesta dei fogli con "i sogni e le preghiere" dei piccoli.
«Gesù ha un legame speciale con voi». "Cari bambini vi ringrazio per i vostri sogni e le vostre preghiere che avete raccolto in quella cesta che mi avete dato. Grazie tante! Li presentiamo insieme a Gesù: Lui li conosce meglio di tutti; Lui conosce quello che c'è nel profondo del nostro cuore. Specialmente con voi bambini, Gesù ha un legame speciale, vi sta sempre vicino. Adesso, recitiamo insieme una preghiera alla Madonna davanti a questa bella statua: la Madonna con Gesù". Sono le parole che il Papa ha rivolto nella cappella ai 30 piccoli pazienti di oncoematologia con le loro famiglie. Erano presenti anche monsignor Parolin, il cardinale Bertone, i cappellani dell'ospedale, padre Mario Puppo e don Luigi Zucaro, le suore Figlie della Carità San Vincenzo dè Paoli, le suore Francescane della Famiglia di Maria e il consiglio di amministrazione del Bambino Gesù.Una visita di quasi 3 ore. Alle 18.45 papa Francesco è ripartito dall'ospedale pediatrico Bambino Gesù per fare rientro in Vaticano. La visita, che al termine ha interessato anche reparti come quelli di Nefrologia e Pediatria e i loro piccoli ricoverati, è durata in tutto circa due ore e 40 minuti.Il cappellano: un momento quasi liturgico. Don Luigi Zucaro, cappellano del Bambino Gesù, dà il senso della visita: "È stato un momento di poche parole ma di grandi gesti. Pochissime parole. A ripensarci è come se avessimo vissuto un momento quasi liturgico".