venerdì 23 dicembre 2011
Come tradizione, il Papa si è affacciato a mezzogiorno del giorno di Natale alla Loggia delle benedizioni della Basilica vaticana per indirizzare al mondo il messaggio natalizio e impartire la benedizione Urbi et Orbi. Dopo aver richiamato che Gesù «è stato inviato da Dio Padre per salvarci soprattutto dal male profondo che è la separazione da Dio», il Papa ha ricordato le tante situazioni del mondo in cui gli uomini soffrono e pariscono violenza. 
Messaggio natalizio e benedizione Urbi et Orbi
Omelia della Messa di mezzanotte
LE STORIE DI NATALE: Betlemme: qui c'è posto per tutti | Gheddo: Natale nelle terre di missione | Oreste Forno: ho ritrovato la fede sui monti
COMMENTA E CONDIVIDI
Come tradizione, il Papa si è affacciato a mezzogiorno alla Loggia delle benedizioni della Basilica vaticana per indirizzare al mondo il messaggio natalizio e impartire la benedizione Urbi et Orbi.Benedetto XVI ha sottolineato che Gesù «è stato inviato da Dio Padre per salvarci soprattutto dal male profondo, radicato nell’uomo e nella storia: quel male che è la separazione da Dio, l’orgoglio presuntuoso di fare da sé, di mettersi in concorrenza con Dio e sostituirsi a Lui, di decidere che cosa è bene e che cosa è male, di essere il padrone della vita e della morte (cfr Gen 3,1-7)... Dio è il Salvatore, noi quelli che si trovano nel pericolo. Lui è il medico, noi i malati. Riconoscerlo, è il primo passo verso la salvezza».Il Papa ha quindi ricordato i luoghi del Pianeta dove l'umanità è più provata, implorando su di esse «il divino soccorso» Così, «per le popolazioni del Corno d’Africa, che soffrono a causa della fame e delle carestie, talvolta aggravate da un persistente stato di insicurezza. La Comunità internazionale non faccia mancare il suo aiuto ai numerosi profughi provenienti da tale Regione, duramente provati nella loro dignità. Il Signore doni conforto alle popolazioni del Sud-Est asiatico, particolarmente della Thailandia e delle Filippine, che sono ancora in gravi situazioni di disagio a causa delle recenti inondazioni. Il Signore ... doni pace e stabilità alla Terra che ha scelto per venire nel mondo, incoraggiando la ripresa del dialogo tra Israeliani e Palestinesi. Faccia cessare le violenze in Siria, dove tanto sangue è già stato versato. Favorisca la piena riconciliazione e la stabilità in Iraq ed in Afghanistan. Doni un rinnovato vigore nell’edificazione del bene comune a tutte le componenti della società nei Paesi nord africani e mediorientali. La nascita del Salvatore sostenga le prospettive di dialogo e di collaborazione in Myanmar, nella ricerca di soluzioni condivise. Il Natale del Redentore garantisca stabilità politica ai Paesi della Regione africana dei Grandi Laghi ed assista l’impegno degli abitanti del Sud Sudan per la tutela dei diritti di tutti i cittadini».Al messaggio, trasmesso in mondovisione, è seguito l'augurio natalizio rivolto in 65 lingue.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: