La
Curia di Napoli donerà gli
alloggi di sua proprietà agli occupanti indigenti. Lo annuncia
l'arcivescovo,
il cardinale Crescenzio Sepe, alla presentazione
della
Lettera pastorale "Vestire gli ignudi", che detta le linee
di lavoro per il prossimo anno in diocesi.
La Curia, ha spiegato, sta procedendo alla
ricognizione del patrimonio immobiliare.
Le case verranno date a
quanti le occupano da tempo e che si trovano in difficoltà
economiche. La cessione, ovviamente riguarderà solo le case della diocesi. Ci sono anche alloggi che appartengono a ordini religiosi.
Inoltre il cardinale Sepe intende
coinvolgere l'intero episcopato
dell'Italia Meridionale per trattare i temi del lavoro e della
disoccupazione. L'iniziativa, anch'ssa annunciata nel corso della presentazione della Lettera pastorale, intende richiamare
l'attenzione di tutte le
diocesi del Sud e sollecitare "un più
ampio confronto - spiega - per trovare percorsi virtuosi per
fare fronte concretamente a un'emergenza che mina ogni
tentativo di riscatto sociale". L'incontro è programmato per il prossimo
febbraio.
La Lettera pastorale, "Vestire gli ignudi.
Avvolgerli di tenerezza e dignità" rappresenta un'altra tappa dell'azione pastorale della diocesi che, a partire dal "Giubileo per la Città" del 2011, "ha come orizzonte del proprio cammino la città di Napoli nella sua voglia di
riscatto, nelle sue persistenti difficoltà, nel suo bisogno di
vedere crescere la partecipazione di tutti i cittadini alla
crescita comune", si legge nella lettera.
Gli obiettivi
indicati come prioritari per il prossimo anno pastorale:
educazione alla sobrietà e alla condivisione, rivestire i
poveri della loro dignità, cittadinanza responsabile e
attenzione al lavoro, oggi una delle più tragiche nudità. "La
disoccupazione è una vera calamità sociale - dice il presule
- che mina la sicurezza delle famiglie e compromette il futuro
dei giovani, molti dei quali si chiudono in un atteggiamento di
disperata rassegnazione".