Torna a splendere uno straordinario capolavoro nascosto eppure conosciutissimo dai milanesi, sinora quasi solo nelle sue fattezze esterne: è San Gottardo in Corte, la chiesa a due passi dal Duomo il cui altissimo campanile ottagonale in mattoni a vista svetta sui tetti della Curia e si staglia contro il marmo della cattedrale. Dopo un lungo e accurato restauro curato dalla Veneranda Fabbrica del Duomo, l’antica chiesa riapre le porte svelando tesori che erano rimasti nascosti sotto le incrostazioni e il degrado dei secoli.
Alla presenza dell’arcivescovo di Milano cardinale Angelo Scola, del sindaco Giuliano Pisapia, dell’arciprete del Duomo monsignor Gianantonio Borgonovo, del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, e nel giorno (5 maggio) nel quale la Chiesa fa memoria di san Gottardo, la città e la diocesi si riappropriano di un autentico gioiello: «Ogni giorno – spiega la Fabbrica del Duomo in una nota sul restauro – ha donato la riscoperta di emozioni celate dal tempo: la chiesa ritrovava una luce splendida e riaffermava la sua naturale dimensione luogo così fortemente legato alle radici della città nel contesto di Palazzo Reale. Questo restauro, che completa il grande riallestimento del Museo del Duomo inaugurato il 4 novembre 2013 sanando una ferita nel cuore del Palazzo, è anche il risultato della continua collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici». In serata l’Eucaristia con l’esecuzione della Messa di Gloria di Pietro Mascagni con il Coro sinfonico di Milano-Giuseppe Verdi e l’Orchestra sinfonica di Milano diretti da Ruben Jais. Dal 6 maggio la chiesa è visitabile dalle 7 alle 19.