Chiamato direttamente in causa da un articolo su
L’Espresso, per quanto riguarda il suo stipendio, che si aggirerebbe sui 9mila euro lordi mensili (secondo quanto riferisce il settimanale), l’arcivescovo Santo Marcianò, ordinario militare per l’Italia, fa notare: «I cappellani ricevono uno stipendio così come i militari ai quali essi sono assimilati, e questo vale anche per l’ordinario. Sono consapevole, tuttavia, che un pastore della Chiesa debba testimoniare uno stile di sobrietà; per questo, personalmente, ho da subito deciso di accogliere la cifra che mensilmente ricevo, in uno stile di condivisione, scegliendo di trattenere per me solo il corrispettivo della stipendio medio di un vescovo (circa 1.300 euro,
ndr) e devolvendo il rimanente a sostegno di quelle tante situazioni di indigenza o bisogno che lo Stato non sempre riesce a coprire e che anche la nostra Chiesa dell’ordinariato militare conosce bene e cerca di sostenere con il contributo volontario e pronto di tanti».