Un incontro degli scout Agesci - Matteo Bergamini
Tutela del Creato, partecipazione dei ragazzi, formazione degli educatori, accoglienza di giovani di altre religioni. Sono i percorsi che attendono gli scout italiani e che saranno al centro del 49° Consiglio generale dell’Agesci dal titolo “Costruiamo comunità nei territori”. Il massimo organo deliberativo dell’associazione, formato da 300 consiglieri generali provenienti da tutte le zone d’Italia, si riunirà dal 2 giugno a domenica 4 giugno a Sacrofano in provincia di Roma. Obiettivo è definire l’orientamento e gli indirizzi politici dell’associazione.
Ben quattro le ricorrenze che verranno ricordate: i 75 anni della Costituzione italiana, gli 80 anni dalla nascita dell’Agi (l’Associazione guide italiane che poi è confluita nell’Agesci), il centenario della nascita di don Lorenzo Milani e i cento anni dall’uccisione di don Giovanni Minzoni. Prossimo traguardo il mezzo secolo dell’Agesci che ricorrerà nel 2024. Un anno che sarà ricco di iniziative: tra queste la “Route nazionale delle Comunità capi”. La Messa di domenica sarà celebrata dal cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei.
«Il compito che attende il Consiglio generale – affermano Daniela Ferrara e Fabrizio Marano, Capo Guida e Capo Scout d’Italia, che presiedono l’appuntamento – è quello di far germinare i tanti semi sparsi, guardando insieme, con gioia, al prossimo traguardo dei cinquanta anni dell’Agesci. Il tema del Consiglio generale dice che la nostra identità comunitaria assume pienezza solo se supera i confini delle proprie appartenenze per diventare il territorio che abitiamo». L’Agesci conta 180mila soci in tutta la Penisola e si propone di contribuire, nel tempo libero e nelle attività extra-scolastiche, alla formazione della persona secondo i principi ed il metodo dello scautismo, adattato ai ragazzi e alle ragazze nella realtà sociale italiana di oggi.