«Signor maresciallo maggiore, io non posso giurare a
Hitler» sono le parole pronunciate da
Josef Mayr-Nusser (1910-1945), il giovane che gridò la sua obiezione di coscienza di cristiano alla
dittatura nazista e che sarà
beato. I compagni tentano di convincerlo a tornare sui suoi passi e a salvarsi la vita. Niente da fare. Josef, padre di famiglia e presidente della gioventù di Azione cattolica di Bolzano, viene condannato
a morte e avviato a Dachau, ma morirà prima durante il trasferimento in treno.
La vicenda risale al 4 ottobre 1944 quando la giovane recluta delle Ss con quel suo rifiuto di prestare giuramento al
führer tedesco venne incarcerato e destinato al
campo di concentramento. Il 24 febbraio 1945
Mayr-Nusser fu trovato morto, stremato dal freddo
e dalla fame, su un carro bestiame fermo alla stazione di Erlangen, durante il trasferimento a
Dachau.
Il suo no alle atrocità commesse dai nazistiDi qualche giorno prima la confidenza dell'uomo a un amico prima di rifiutare l'arruolamento nelle SS: «Se nessuno avrà mai il coraggio di dire no al nazionalsocialismo, questo sistema non finirà mai».
«La mia professione di fede ti getterà in un'immane dolore. L'impellenza di tale testimonianza è ormai ineluttabile - come aveva anticipato qualche giorno prima alla moglie in una sua lettera -; sono due mondi che si scontrano l'uno contro l'altro. I miei superiori hanno mostrato troppo chiaramente di rifiutare e odiare quanto per noi cattolici è sacro e irrinunciabile».
I prossimi beati. Papa Francesco ha ricevuto in udienza il cardinale Angelo Amato,
prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, autorizzando il
Dicastero a promulgare i Decreti riguardanti nove prossimi Beati e 6
nuovi Venerabili Servi di Dio. Nella lista dei decreti ci sono quelli riguardanti
7 missionari del
Sacro Cuore di Gesù, guidati da
Antonio Arribas Hortigüela, uccisi in odio alla fede il 29 settembre 1936 durante la
guerra civile spagnola: uccisi per il solo fatto di essere religiosi.
Sarà beato anche
Luigi Antonio Rosa Ormières, sacerdote e
fondatore della Congregazione delle Suore del Santo Angelo Custode, vissuto nel 1800. Grande educatore, la sua azione era diretta soprattutto ai più poveri. Era amato da tutti per la sua semplicità e la sua fiducia nella Provvidenza. «Dove c’è la persona – diceva – c’è la Chiesa. La sua passione era quella di formare veri discepoli di Gesù».