martedì 26 maggio 2015
​Il segretario di Stato commenta il risultato del referendum sul matrimonio gay. (Stefania Falasca)
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Referendum irlandese: «una sconfitta per l’umanità». Lo afferma il Segretario di Stato Pietro Parolin dialogando con i giornalisti al termine della Conferenza internazionale promossa dalla Fondazione Centesimus annus che si è svolta al Palazzo della Cancelleria a Roma. «Sono rimasto molto triste di questi risultati in Irlanda – ha affermato Parolin - rispondendo alle domande dei giornalisti a conclusione della sua relazione sul tema dell’economia e dello sviiluppo. «Certo come ha detto il vescovo di Dublino bisogna tenere conto di questa realtà, ma a mio parere, si deve anche rafforzare l’impegno e lo sforzo per evangelizzare. Io credo che si possa parlare non soltanto di una sconfitta dei principi cristiani ma di una sconfitta dell’umanità». Rispondendo a una domanda sul Sinodo il Segretario di Stato ha inoltre affermato: «La famiglia per noi rimane il centro. Dobbiamo veramente fare di tutto per difenderla, tutelarla e promuoverla, perché è il futuro dell’umanità e della Chiesa». Nel corso del suo intervento tenuto in lingua inglese sulla vita economica e sociale il porporato aveva evidenziato come le attività finanziarie sono realizzate con mezzi complessi e rischiano di far perdere la visione del bene comune e della dignità umana. «I papi hanno molto insistito sulla centralità della persona» ha detto citando Papa Francesco che nell’Evangelii Gaudium parla dell’attuale parla dell’attuale sistema economico al centro del quale c’è «l’idolatria del denaro», non la persona umana. «Al centro della finanza, del mercato e di ogni sviluppo deve esserci la persona umana concreta. Questa idea centrale – ha ribadito Parolin – mi sta a cuore». «Tante volte noi astraiamo troppo quando si parla di centralità della persona umana, pensiamo a un concetto invece sono milioni e miliardi di uomini che vivono in questo modo e che devono essere l’oggetto e il soggetto di uno sviluppo che permetta a tutti di vivere in maniera degna, in maniera umana. Il cardinale ha poi ricordato che il concetto di strutture di peccato è stato utilizzato dai papi ed entrato nella dottrina sociale e «dunque possiamo utilizzarlo per le nostre». Il Segretario di Stato ha commentato infine anche la situazione finanziaria della Grecia: «Penso che sia una situazione che potrebbe portare a una certa destabilizzazione dunque ci auguriamo che al più presto si possa giungere a un accordo».
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