martedì 24 maggio 2011
Due siti internet, la diffusione delle catechesi preparatorie in sette lingue, oltre a innumerevoli iniziative a livello nazionale e internazionale: è questo il cammino preparatorio illustrato oggi in Vaticano, in vista del VII Incontro mondiale delle famiglie in programma a Milano dal 30 maggio al 3 giugno 2012.
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Un sito internet potenziato e rinnovato per il Pontificio Consiglio per la famiglia (www.familia.va), un secondo sito internet specifico per l’appuntamento mondiale di Milano (www.family2012.com), la diffusione a stampa e on-line di un volume di un centinaio di pagine con le catechesi preparatorie in sette lingue da utilizzare in tutto il mondo, oltre a innumerevoli iniziative pubblicitarie e di sponsorizzazione a livello nazionale e internazionale: sono questi gli “ingredienti” del cammino preparatorio illustrati oggi in Vaticano, in vista del VII Incontro mondiale delle famiglie in programma a Milano dal 30 maggio al 3 giugno 2012. A parlarne con i giornalisti, presso la Sala stampa vaticana, sono intervenuti i cardinali Ennio Antonelli (Pontificio Consiglio per la famiglia) e Dionigi Tettamanzi (arcivescovo di Milano), insieme a vescovi ausiliari e collaboratori della “macchina organizzativa” che si è messa in moto da tempo. “L’anno in corso è molto importante per il Pontificio Consiglio: ricorre il 30° anniversario della sua istituzione da parte di papa Giovanni Paolo II, che avrebbe annunciato la sua nascita proprio il 13 maggio 1981, festa della Madonna di Fatima e giorno dell’attentato in piazza San Pietro”. Lo ha detto oggi in Vaticano il card. Ennio Antonelli. “Sempre trent’anni fa – ha proseguito – nacque anche il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia e venne anche presentata l’enciclica ‘Familiaris Consortio’, che costituisce la ‘magna charta’ della pastorale familiare”. Riferendosi all’attentato al Papa in coincidenza con la nascita delle due istituzioni vaticane per la famiglia, il cardinale ha parlato di “battesimo di sangue” per queste due realtà, chiamate “a sostenere e diffondere la dottrina della Chiesa sulla famiglia, a favorire un rinnovamento pastorale per il suo servizio e a far conoscere il valore della sessualità secondo l’antropologia cristiana, insieme alla spiritualità coniugale e familiare e a una giusta valorizzazione del ruolo sociale della famiglia”.“La famiglia – ha detto il card. Tettamanzi – rappresenta la cellula fondamentale della società e l’attenzione che la Chiesa le riserva è in una prospettiva unitaria: cioè sia religiosa, sia umana. Grazie alla famiglia e alle sue dinamiche di amore e aiuto reciproco, si parte dall’umano per giungere a Dio”. Il card. Antonelli ha ricordato “l’importanza della preparazione spirituale nelle Chiese locali”.“Nel campo delle politiche familiari non solo si può ma si deve fare di più”: ha aggiunto, rispondendo a una domanda sulla situazione di difficoltà delle famiglie emersa ieri dai dati diffusi dall’Istat, il card. Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano. Il cardinale ha sostenuto che “se l’auspicio è che siano potenziate tutte le politiche di sostegno per i più bisognosi, a maggior ragione andrebbero sostenute le politiche familiari così indispensabili per dare respiro a quanti sono in difficoltà. L’Italia – ha poi aggiunto – non brilla come potrebbe e come dovrebbe in questo settore”. Il cardinale ha poi risposto a un’altra domanda sulla situazione femminile, in famiglia e nel lavoro, sostenendo che “dall’insegnamento di Giovanni Paolo II si può e si deve recuperare il suo appello profetico perché la donna sia adeguatamente sostenuta e valorizzata nei suoi ruoli di madre e di lavoratrice. E, allo stesso modo, deve essere sostenuta anche una visione di valorizzazione dei figli, per il bene della famiglia e della società”.
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