sabato 19 ottobre 2024
Alla vigilia della Giornata missionaria mondiale, viene assegnato questo riconocimento a chi ha speso la propria vita al servizio degli altri in terra di missione: un sacerdote, una suora e una laica
I tre premiati 2024: Marilena Valvano, padre Giovanni Gentilin e suor Elvira Tutolo

I tre premiati 2024: Marilena Valvano, padre Giovanni Gentilin e suor Elvira Tutolo - Dal Web

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Padre Giovanni Gentilin, missionario canossiano, dal 1989 fra le baracche della periferia di Manila, ha aiutato migliaia di bambini e ragazzi a spezzare le catene della povertà con l’istruzione e la cultura. E mai da solo, ma promuovendo lo strumento del sostegno a distanza. Suor Elvira Tutolo, missionaria delle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret, dal 2001 dedica tutta se stessa alle nuove generazioni della Repubblica Centrafricana, per strapparle alla violenza della strada e agli orrori delle bande armate che infestano il Paese, e aiutarle a costruirsi un futuro. Marilena Valvano, laica, dal 1993 è campesina fra i campesinos del Venezuela, dove non solo si è occupata di alfabetizzazione e di assistenza sanitaria e agricola, ma per dare nuova speranza ai bambini delle aree rurali ha creato una scuola di musica oggi riconosciuta a livello nazionale. Ecco il denominatore comune delle tre persone che oggi a Brescia ricevono il Premio Cuore Amico 2024: l’attenzione ai bambini e ai ragazzi più poveri e fragili. Un impegno senza risparmio nell’evangelizzazione e nella promozione umana, nella tutela dell’intangibile dignità di ogni essere umano, nei Paesi in cui la chiamata di Cristo e la missione della Chiesa li hanno inviati, che ha saputo mettere al centro le nuove generazioni. Cioè il futuro di quelle comunità.

Il Premio missionario Cuore Amico, giunto alla 34ª edizione, viene assegnato ogni anno a ottobre, alla vigilia della Giornata missionaria mondiale – che in questo 2024 è dedicata al tema “Andate e invitate al banchetto tutti (Mt 22,9)”, che papa Francesco, come si legge nel suo messaggio, ha tratto dalla parabola evangelica del banchetto nuziale. «I nostri missionari – spiega don Flavio Saleri, direttore dell’associazione Cuore Amico – sono inviati nel mondo per portare la gioia, la giustizia e la fraternità della Famiglia di Dio. A quel banchetto di nozze ci sono degli invitati speciali di Dio: “i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi”», come si legge in Luca 14,21. A quegli “invitati”, ultimi fra gli ultimi, si sono dedicati anche i missionari che oggi ricevono il premio. La cerimonia si apre alle 9,30 nell’auditorium “Monsignor Capretti” in via Piamarta 6, a Brescia. All’incontro – moderato da Luciano Zanardini, direttore del settimanale diocesano La Voce del Popolo – interverrà, fra gli altri, il vescovo di Brescia Pierantonio Tremolada.

Nel corso della cerimonia si terrà anche la sesta edizione del Premio Carlo Marchini, promosso dall’associazione bresciana Carlo Marchini onlus, da più di trent’anni impegnata nel sostegno all’infanzia disagiata del Brasile.

Suor Maria Helena de Resende

Suor Maria Helena de Resende - Dal Web

La premiata di quest’anno è suor Maria Helena de Resende, Figlia di Maria Ausiliatrice, che ha dedicato la vita ai bambini poveri di diverse zone del grande Paese sudamericano e, dal 1998, si trova nel Minas Gerais. Le verranno assegnati diecimila euro con i quali intende acquistare libri da distribuire a 120 bambini e adolescenti particolarmente vulnerabili, realizzando anche laboratori e altre iniziative.

Ricevono invece cinquantamila euro ciascuno i tre premiati da Cuore Amico nelle sezioni “religiosi”, “religiose” e “laici”. Padre Gentilin, vicentino, sacerdote dal 1967, dalla fine degli anni ’80 si dedica al popolo della sterminata baraccopoli di Tondo, a Manila, la capitale delle Filippine. In 35 anni, grazie al sostegno a distanza (fra cui gli aiuti di Cuore Amico e dei suoi benefattori), 3.830 ragazzi si sono diplomati e hanno trovato lavoro. Il missionario canossiano ha anche avviato una piccola clinica per dare assistenza gratuita ai malati di tubercolosi, un centro nutrizionale per i più piccoli e le cliniche mobili per monitorare le condizioni di salute di chi va a scuola nel pomeriggio mentre, al mattino, lavora in discarica con i genitori.

Padre Giovanni Gentilin

Padre Giovanni Gentilin - Web

Suor Elvira Tutolo, molisana di Termoli, classe 1949, dopo essersi occupata di giovani “difficili” in Italia, è partita per il Ciad nel 1990. Nel 2000 è stata mandata in Camerun. Dal 2001 risiede a Berberati, nella Repubblica Centrafricana. Tutto è partito dall’accoglienza data a dodici ragazzini abbandonati alla vita di strada. Oggi sono una cinquantina i minori tra orfani, bambini “stregoni” e bambini soldato affidati alle cure di coppie che si prendono cura di loro, o che vengono formati a svolgere piccole attività e aiutati a diventare indipendenti.

Suor Elvira Tutolo

Suor Elvira Tutolo - Dal Web

Marilena Valvano ha sposato la causa dei campesinos nel 1993 quando, partita da Salò (Brescia), ha raggiunto il Venezuela grazie al progetto di una ong bresciana, il Servizio Volontario Internazionale. Ha insegnato infermieristica, ha costruito cisterne per l’agricoltura e per l’allevamento. E nel 2010, per i bambini della zona di Pozo Verde, ha avviato le lezioni di una scuola di musica. All’inizio non avevano né strumenti né sedie. Oggi partecipano 150 bambini e ragazzi delle comunità rurali (che ricevono anche buoni per l’alimentazione). Quindici allievi, nel frattempo, sono diventati professori di musica.

Marilena Valvano

Marilena Valvano - Dal Web

Il Premio Cuore Amico è stato istituito nel 1991 da don Mario Pasini, sacerdote bresciano, al quale si deve, nel 1980, la nascita dell’omonima associazione. Lo scopo: sostenere l’opera dei missionari nel mondo. Come fa Cuore Amico grazie alla generosità di una rete di 25mila donatori. Che negli ultimi 15 anni ha permesso di assegnare aiuti per oltre 60 milioni di euro, tutti destinati all’evangelizzazione e alla promozione umana dei poveri del mondo. Perché nessuno rimanga escluso dal “banchetto” della gioia, della giustizia e della fraternità della “famiglia di Dio”.

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