C on la festa cittadina sul tema «Abbiamo imparato ad amare di più» si chiude oggi il Sinodo della Chiesa di Nola. Un appuntamento che vedrà protagonisti le comunità parrocchiali, le associazioni e i movimenti laicali della diocesi. Il tema della festa diocesana, spiega il vescovo di Nola, Beniamino Depalma, «è mutuato dall’espressione usata da Paolo VI a conclusione del Vaticano II, evento al quale vogliamo idealmente collegarci». L’incontro di oggi, aggiunge, «nasce dal desiderio di comunicare alle nostre parrocchie e alle città la gioia per questo momento di grazia che abbiamo vissuto come Chiesa diocesana». Dopo tre anni di intenso e approfondito cammino preparatorio, il X Sinodo diocesano, indetto l’11 ottobre 2012, si è aperto in Cattedrale con la solenne concelebrazione l’11 ottobre scorso. «L’uomo del nostro tempo ci interpella – osserva il presule – ci chiama, in quanto Chiesa, per accompagnarlo nella ricerca di verità e senso che, nonostante le difficoltà forti del momento, il suo cuore ancora non ha accantonato». Domanda «che nei nostri territori nasce dallo scontrarsi con stili di vita mafiosi, prima causa della disumanizzazione e distruzione del nostro meraviglioso paesaggio umano e naturale». Il Sinodo è stato, conclude Depalma, «un periodo forte di discernimento per essere autenticamente al servizio dell’umanità che incontriamo, per essere profeticamente testimoni della speranza, per essere umilmente discepoli del Signore Risorto». Il programma della serata si dividerà in due intensi momenti. Il primo, «Custodire la terra», sarà di accoglienza in sette diversi luoghi della città e di ascolto di testimonianze legate al territorio; il secondo, «Costruire ponti», riunirà tutti, dopo una festosa marcia, in piazza Duomo per vivere insieme la Veglia di Pentecoste presieduta dal vescovo. Il messaggio del presule a «tutti gli uomini e le donne di buona volontà del territorio diocesano» concluderà il Sinodo, i cui atti ufficiali saranno pubblicati entro il prossimo mese. Valeria Chianese © RIPRODUZIONE RISERVATA Il vescovo Depalma (Siciliani)