lunedì 13 giugno 2011
"La fede non si conserva di per se stessa nel mondo, non si trasmette automaticamente nel cuore dell’uomo, ma deve essere sempre annunciata". Così Benedetto XVI si è rivolto questa sera nella basilica di San Giovanni in Laterano ai partecipanti ai lavori del convegno ecclesiale diocesano, a conclusione dell’anno pastorale.
- IL TESTO DEL DISCORSO
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"Mi torna alla memoria che, proprio in questa Basilica, in un intervento durante il Sinodo Romano, citai alcune parole che mi aveva scritto Hans Urs von Balthasar: 'La fede non deve essere presupposta ma proposta'. E’ proprio così. La fede non si conserva di per se stessa nel mondo, non si trasmette automaticamente nel cuore dell’uomo, ma deve essere sempre annunciata". Così Benedetto XVI si è rivolto questa sera nella basilica di San Giovanni in Laterano ai partecipanti ai lavori del convegno ecclesiale diocesano, a conclusione dell’anno pastorale, dedicato al tema "Si sentirono trafiggere il cuore (At 2, 37). La gioia di generare alla fede nella Chiesa di Roma". Convegno in cui, dopo la rilevazione compiuta nei mesi scorsi in tutte le parrocchie e prefetture della diocesi, religiosi e laici, catechisti, operatori pastorali e animatori si confronteranno sul tema dell’iniziazione cristiana. Sempre Benedetto XVI ha ricordato come "l’annuncio della fede, a sua volta, per essere efficace deve partire da un cuore che crede, che spera, che ama, un cuore che adora Cristo e crede nella forza dello Spirito Santo!". "Molte sono le persone che ancora non hanno incontrato il Signore: ad esse va rivolta una speciale cura pastorale.  Accanto ai bambini e ai ragazzi di famiglie cristiane che chiedono di percorrere gli itinerari dell’iniziazione cristiana, ci sono adulti che non hanno ricevuto il Battesimo, o che si sono allontananti dalla fede e dalla Chiesa. E’ un’attenzione pastorale oggi più che mai urgente, che chiede di impegnarci con fiducia, sostenuti dalla certezza che la grazia di Dio sempre opera nel cuore dell’uomo. Io stesso ho la gioia di battezzare ogni anno, durante la Veglia pasquale, alcuni giovani e adulti".  "Tutti i papà e le mamme sono chiamati a cooperare con Dio nella trasmissione del dono inestimabile della vita, ma anche a far conoscere Colui che è la Vita" ha detto sempre il Papa,  "cari genitori, la Chiesa, come madre premurosa, intende sostenervi in questo vostro fondamentale compito. Fin da piccoli, i bambini hanno bisogno di Dio ed hanno la capacità di percepire la sua grandezza; sanno apprezzare il valore della preghiera e dei riti, così come intuire la differenza fra il bene ed il male. Sappiate, allora, accompagnarli nella fede sin dalla più tenera età ".IL PROGRAMMA Per quanto riguarda il programma del convegno, spazio alle testimonianze nella seconda serata, martedì 14, sempre in basilica alle 19.30. Due coppie di sposi e un vice parroco provenienti da tre parrocchie romane interverranno sul tema del catecumenato; padre Maurizio Botta (viceparroco Santa Maria in Vallicella) sull’iniziazione cristiana di bambini e ragazzi; Sandro ed Elvira Cescon (Trasfigurazione) sulla catechesi battesimale. Quindi prenderà la parola il cardinale vicario Agostino Vallini. Giovedì 16 infine la conclusione dei lavori, nelle singole comunità parrocchiali.
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