"La preghiera del rosario è per molti aspetti la sintesi della storia della misericordia di Dio". E "nella fede", "nella abnegazione" e "nelle lacrime", "in ognuno di questi momenti, Maria esprime la ricchezza della Divina misericordia, che va incontro alle necessità quotidiane". Lo ha detto Papa Francesco ai partecipanti alla veglia di preghiera in piazza San Pietro per il Giubileo mariano, che si celebra a Roma da venerdì a domenica. Papa Francesco è arrivato con quasi un quarto d’ora d’anticipo sul previsto, alle 17.15 circa, in piazza San Pietro. Ad accoglierlo festosamente 94 delegazioni mariane, con statue e icone, provenienti da 51 santuari sparsi in tutto il mondo, in rappresentanza di almeno 40 nazioni, tra cui Germania, Francia, Belgio, Spagna, Ungheria, Argentina, Brasile, Costa Rica, Filippine, Venezuela, Vietnam. L’Italia è rappresentata da circa 20 santuari.
Veglia di preghiera per il Giubileo mariano. Pellegrini arrivati da decine di santuari da tutto il mondo. Il passaggio dalla Porta Santa e la processione nel pomeriggio prima della veglia di preghiera guidata da papa Francesco. Domenica mattina la Messa in piazza San Pietro. Guarda le FOTO
Questo colorato mosaico di Paesi ha sfilato in processione che è partita alle ore 16.30, dopo aver effettuato in mattinata il pellegrinaggio alla Porta Santa. Dopo la Veglia di stasera. Il Giubileo mariano si concluderà domenica mattina con la Messa presieduta da Papa Francesco in piazza San Pietro alle 10.30.
Francesco, all'arrivo, è stato salutato da monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio consiglio per la nuova evangelizzazione. Poi è seguita la intronizzazione della icona "Maria salus populi romani", cara ai romani e anche al papa latinoamericano. Icona del primo millennio cristiano, è custodita a Santa Maria Maggiore, dove Bergoglio si recava a pregare da gesuita e dove va prima e dopo
ogni viaggio a pregare per la riuscita del pellegrinaggio e
ringraziare per i risultati.
Dopo il bacio del Papa alla icona, è cominciata la recita del rosario, per tutta la durata della quale papa Francesco è stato
seduto di fronte alla icona Salus populi romani.
"Nella sua fede, - ha spiegato papa Francesco a proposito della Madonna - vediamo come aprire la porta del nostro cuore per obbedire a Dio; nella sua
abnegazione, scopriamo quanto dobbiamo essere attenti alle
necessità degli altri; nelle sue lacrime, troviamo la forza per
consolare quanti sono nel dolore. In ognuno di questi momenti,
Maria esprime la ricchezza della divina misericordia, che va
incontro ad ognuno nelle necessità quotidiane".
Sono state recitate le litanie lauretane, che anziché i vari
santi, invocano la Madonna nei suoi diversi appellativi. Prima di impartire la benedizione, papa Francesco ha invitato a pregare con la più antica preghiera che i cristiani hanno dedicato alla Madonna: "Sotto la tua protezione cerchiamo
rifugio, Santa Madre di Dio: non disprezzare le suppliche di noi
che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, o Vergine
gloriosa e benedetta".
Prima di lasciare il sagrato, papa Bergoglio ha salutato
alcuni presenti, tra cui l'arcivescovo maronita di Aleppo, che
prima del suo arrivo aveva raccontato la tremenda esperienza
della città siriana sotto le bombe, e ricordato anche la
preghiera dei bambini per la pace, che due giorni fa circa
duecento bimbi hanno fatto proprio ad Aleppo.
Il giubileo è cominciato venerdì, festa della Vergine del
Rosario, con la messa a Santa Maria Maggiore e poi la recita del
rosario nella basilica di San Pietro. Si conclude domenica con la Messa in piazza San Pietro.
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