«Il vostro incontro a Bali, che precede il vertice del G20, offre l'opportunità di riflettere insieme, in qualità di leader e rappresentanti religiosi, su alcune questioni e necessità urgenti del nostro tempo. Tra questi, spicca la questione del ruolo che le religioni possono svolgere nel trovare soluzioni alle crisi che oggi crisi che oggi colpiscono non solo i singoli individui, ma anche interi popoli, Paesi e la comunità internazionale ». Con queste parole papa Francesco ha aperto il suo messaggio di saluto al “G20 delle Religioni”, conosciuto come “R20”, che si svolge fino ad oggi a Bali. Il messaggio è stato presentato all’assemblea nella cerimonia di apertura svoltasi mercoledì 2 novembre dall’arcivescovo Piero Pioppo, nunzio apostolico in Indonesia. Il forum R20 fa leva sul vertice del “Gruppo dei 20” (G20), un incontro annuale delle nazioni economicamente più potenti del mondo, per contribuire a garantire che la religione nel XXI secolo funzioni come una fonte genuina e dinamica di soluzioni, piuttosto che di problemi. Per realizzare questa visione, il forum R20 ha chiamato diversi leader religiosi, politici ed economici degli Stati membri del G20 e di altre parti del mondo per prevenire l’uso dell’identità religiosa come una forma di conflitto; limitare la diffusione dell'odio tra le comunità; promuovere la solidarietà e il rispetto tra i diversi popoli, culture e nazioni del mondo; e favorire l'emergere di un ordine mondiale veramente giusto e armonioso, fondato sul rispetto degli uguali diritti e della dignità di ogni essere umano. Il presidente del Comitato organizzativo Ahmad Suaedy ha aperto i lavori presentando alla stampa l’agenda dei lavori e lo scopo del raduno. In particolare il tentativo di trovare soluzioni condivise si riflette nella presenza di relatori e delegati in rappresentanza di cinque continenti del mondo: Asia, Nord America, Sud America, Africa ed Europa. Nella stessa direzione è andato il discorso di papa Francesco che è voluto ripartire dalla Dichiarazione finale e conclusione del Congresso di Nur-Sultan del 15 settembre 2022: « In una società globalizzata, le grandi tradizioni religiose e sapienziali sono chiamate a testimoniare l'esistenza di un patrimonio spirituale e morale condiviso, basato su due principi: la trascendenza e la fraternità». Lo sceicco Al-Issa ha sottolineato che il forum R20 è stato organizzato per sviluppare relazioni umane e di cooperazione umanitaria tra Oriente e Occidente e per prevenire concetti o iniziative sbagliate o sospette, o che causano scontri tra civiltà e cultura. Lo sceicco aprendo i lavori ha detto che «nell’R20 c’è un concetto profondo e ponderato di umanità, un'umanità che costruisce le relazioni necessarie tra tutti, per il bene di tutti, per costruire un dialogo interreligioso, culturale e di civiltà. È tempo di applicare questi valori umani per dare un grande contributo alla pace e all'armonia nel mondo di oggi». L’evento è un grande segno anche per l’Indonesia, un Paese in cui oltre l’80% della popolazione è musulmana, i cattolici sono il 7,5% e gli induisti l’1,5%. In Bali, dove si è celebrato il R20, oltre l’85% sono Induisti, il 10% islamici, oltre il 2,5% cristiani e meno dell’1% buddisti. Il G20 delle religioni è evento di convivenza che diventa segno di speranza e futuro per questa nazione del sud-est asiatico formata da migliaia di isole vulcaniche, patria di centinaia di gruppi etnici che parlano una varietà di lingue diverse. Uno dei temi del dialogo è stato anche la tecnologia e il ruolo che questa può avere nella polarizzazione dei credenti. La speranza è stata quella di dare vita a un movimento che possa fungere da catalizzatore, favorire l'incontro tra prospettive diverse e proporre uno spazio di dialogo aperto che ci aiuti a cogliere l'intensità dell'impatto che la trasformazione digitale sta avendo sul mondo intero mediante un’algoretica che sappia proporre i valori senza tempo delle religioni al mondo innovativo della tecnologia. © RIPRODUZIONE RISERVATA Lo sceicco Al-Issa: c’è una umanità che costruisce relazioni necessarie tra tutti e per il bene di tutti
In Indonesia vertice religioso in vista del summit dei Paesi più industrializzati. Messaggio del Pontefice. «Siamo chiamati a testimoniare l’esistenza di un patrimonio spirituale condiviso»
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