Per i due simboli della Gmg, donati da Giovanni Paolo II ai ragazzi di tutto il mondo, la tappa a Wadowice è stato quasi un «ritorno a casa». Domenica scorsa, infatti, la Croce dei giovani e l’icona di Maria Salus Populi Romani, sono stati accolti nel paese natale di Karol Wojtyla e si sono fermati nella basilica della Presentazione della Beata Vergine Maria, la chiesa parrocchiale accanto a casa Wojtyla dove il futuro Papa fu battezzato, ricevette la Prima Comunione e la Cresima, celebrò la prima Messa. Domenica, poi, i due simboli hanno visitato il carcere locale e l’ospedale distrettuale. «Questa Croce, donata ai giovani da Giovanni Paolo II nel 1984 – ha detto il vescovo ausiliare di Cracovia Damian Muskus – si è fatta pellegrina attraversando le vite di moltissime persone di città, nazioni e continenti diversi, raccogliendo preghiere, lacrime, emozioni e gioie. È un segno particolare della presenza di papa Wojtyla, così strettamente legato a Wadowice». Lunedì la Croce e l’icona mariana hanno fatto sosta in mezzo agli studenti delle scuole locali. Per l’occasione, poi, nella piazza dedicata al Papa polacco si è tenuto un flashmob dal titolo «Tutta la Polonia danza con Giovanni Paolo II». Ieri infine la sosta al Santuario di San Giuseppe. I due simboli sono arrivati nell’arcidiocesi di Cracovia, ultima tappa del loro pellegrinaggio in Polonia iniziato nel 2014, lo scorso 20 maggio.
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