Un momento dei lavori dell'Assemblea (Foto Riforma)

I 500 anni della Riforma di Lutero, il ruolo della donna nelle Chiese e nella società, l’emergenza migranti. Sono i temi al centro della XII Assemblea generale della Federazione luterana mondiale (Flm), svoltasi a Windhoek, in Namibia

Uomo e Creato non sono in vendita

Ai lavori, imperniati sul tema "Liberati dalla grazia di Dio" prendono parte in 800, tra cui i 324 delegati appartenenti alle 145 chiese della Federazione, distribuite in 98 Paesi. La scelta del Paese ospitante non è causale. Ex colonia tedesca, la Namibia conta oggi circa il 50% della popolazione di fede luterana (cioè 1,2 milioni su un totale di 2,4 milioni), suddivisa in tre chiese: la Chiesa evangelica luterana nella Repubblica di Namibia (Elcrn), la Chiesa evangelica luterana in Namibia (Elcn) e la Chiesa luterana di lingua tedesca. Tra gli argomenti in agenda tutti accompagnati dalla dicitura "non in vendita", la salvazione, gli esseri umani, la creazione.

Il nigeriano Filibus nuovo presidente

Al centro degli impegni dell'Assemblea l’elezione del nuovo presidente. Si tratta dell’arcivescovo nigeriano Musa Panti Filibus. Una scelta che premia il crescente peso dell’Africa nella comunione luterana e sottolinea il grande lavoro svolto da Filibus, tanto nel suo Paese martoriato dal gruppo terroristico Boko Haram, che in ambito internazionale come segretario del Dipartimento per le Missioni e lo sviluppo dell’Africa. Il neo presidente ha 57 anni è sposato con una pastora della Lutheran Chuch of Christ in Nigeria (Lccn) e ha tre figli. Circa le prossime sfide da affrontare, nel suo discordo d’insediamento si è soffermato sui milioni di profughi «costretti a fuggire dalle proprie terre a causa delle guerre o dei cambiamenti climatici», sui giovani «che devono diventare attori primari della vita di ogni singola chiesa» e sulle donne che vanno «finalmente riconosciute alla pari degli uomini, senza più l’incubo delle violenze di genere». Filibus che subentra a Munib Younan, è il secondo presidente della Flm proveniente dall’Africa. Prima di lui, il tanzaniano Josiah Kibira, alla guida dei luterani mondiali dal 1977 al 1984.

Un'italiana nel direttivo

Per l’Italia ha partecipato ai lavori Cordelia Vitiello, vicepresidente e rappresentante legale del Concistoro, organo esecutivo della Chiesa evangelica luterana in Italia (Celi). Una presenza salutata da un incarico di prestigio. Vitiello infatti, di madre tedesca e padre napoletano, è stata eletta membro del Consiglio della Flm Federazione luterana mondiale. È la prima volta dopo vent’anni che una delegata della Chiesa luterana italiana entra a far parte del Consiglio mondiale. «Accolgo il nuovo incarico con emozione, orgoglio e senso di responsabilità» – le prime parole di Vitiello. Composto da 48 membri eletti dall’Assemblea (che designa anche il Presidente) il ruolo del Consiglio è quello di fornire, attraverso appositi comitati e sub-comitati con specifiche aree di competenza, le direttive al lavoro della Federazione.

La predicatrice votata via Internet

Ruolo della donna e giovani, come si è detto sono stati tra i temi principali nell’agenda dei lavori dell’Assemblea. Non a caso è stato affidato a Lydia Posselt – trentaduenne pastora della Chiesa evangelica luterana negli Usa – il sermone di chiusura dell’assemblea. Una scelta maturata in modo comunitario e originale. Posselt, che opera a tempo pieno presso la Chiesa luterana di Buckingham, in Pennsylvania infatti è stata scelta tra giovani pastori e pastore partecipanti a un apposito concorso di predicazione. A esaminarla, una una giuria internazionale, sei uomini e sei donne, pastore/i e laici di diverse generazioni, appartenenti alla Comunione luterana. Spazio anche alla votazione via Web attraverso la quale, la giovane pastora ha ottenuto oltre 6000 preferenze.