Il vescovo ausiliare di Lisbona Americo Aguiar, presidente della Fondazione Gmg - Lisbona, si è recato in Terra Santa per visitare i giovani palestinesi che non potranno raggiungere Lisbona, così come ha fatto qualche giorno fa con le ragazze e i ragazzi dell’Ucraina.
L’occasione è stata una Messa organizzata dal Segretariato generale della Gioventù Cristiana in Palestina, presieduta nei giorni scorsi dal Patriarca latino di Gerusalemme, il futuro cardinale Pierbattista Pizzaballa, a Beit Jala, vicino Betlemme.
Spiegando le ragioni della sua visita, monsignor Aguiar - anch’egli prossimo a ricevere la berretta cardinalizia - ha detto di aver voluto mantenere la sua parola con i giovani palestinesi. “Ho promesso che avrei trovato il tempo di visitarli”, ha detto, aggiungendo di aver anche voluto rispondere all’appello che Francesco gli aveva rivolto, di non dimenticare chi non può andare a Lisbona.
Fratelli tutti
I giovani, ha affermato il presule, sono un bel esempio di tenacia e determinazione nel superare gli ostacoli e una dimostrazione che il dialogo e l’incontro sono possibili, nonostante tutto. È importante, ha proseguito, che i giovani partecipino e si sentano accolti alla Gmg, in quello spirito di fratellanza universale che è nel cuore di Papa Francesco.
Anche il Patriarca latino di Gerusalemme nella sua omelia ha definito la partecipazione dei giovani di Terra Santa alla Gmg “un segno per la vitalità della nostra vita parrocchiale”, invitando i giovani a investire il tempo del grande incontro di Lisbona per fare del bene.
I rosari della GMG prodotti in Terra Santa
A partire dalla Terra Santa saranno 360 ragazzi in tutto, 90 dalla Giordania, 50 dalla Galilea, 200 dalla Palestina, cui si aggiungono i 20 in partenza da Cipro.
Già per la Gmg di Panama, e ora per quella di Lisbona, sono state realizzate in Terra Santa migliaia di corone del Rosario da distribuire ai giovani che parteciperanno all’evento mondiale in terra lusitana. Una collaborazione tra la Caritas di Gerusalemme e Aiuto alla Chiesa che soffre. Lo stesso monsignor Aguiar ha visitato alcuni dei laboratori artigianali che hanno realizzato le coroncine.
(Da Vatican News - Emanuela Prisco)