mercoledì 19 giugno 2013
La parrocchia di San Paolo Apostolo dei padri Barnabiti e i locali del Collegio attiguo ospiteranno «Casa Italia», il quartiere generale. Copacabana e Tijuca offriranno invece un tetto ai nostri pellegrini. Il palazzetto dello sport del Maracanazinho accoglierà la festa dei connazionali.
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Bandierine tricolore sulla mappa di Rio. Nel verde-oro della megalopoli che si prepara ad accogliere i ragazzi di tutto il mondo per la Gmg, infatti, spiccherà l’azzurro della spedizione italiana. Che con il suo entusiasmo e il suo stile colorerà  la città, da nord a sud. Fino alle periferie.Casa ItaliaLa parrocchia di San Paolo Apostolo, retta dai padri Barnabiti, e i locali del Collegio attiguo ospiteranno il quartier generale degli italiani. Collocata nel cuore di Copacabana, a pochi passi da alcuni dei principali appuntamenti della Jornada e dalla fermata della metro Cantagalo, Casa Italia, con il suo staff di volontari, rappresenterà il punto di riferimento per tutti i giovani che dalle nostre diocesi arriveranno in Brasile. Operativa da domenica 21 luglio, sarà infatti la sede della segreteria del Servizio nazionale per la pastorale giovanile della Cei e dell’Ufficio stampa italiano della Gmg, ma soprattutto il luogo dove rivolgersi per avere accoglienza, informazioni e soluzione ai problemi tecnico-organizzativi. Oltre che per ritrovarsi, fare gruppo e restare in contatto con chi è rimasto dall’altra parte dell’Oceano. Nel cortile di Casa Italia infatti verrà predisposta una zona wifi gratuita da utilizzare per mandare notizie alle famiglie e agli amici. MaracanazinhoLe luci dell’arena sportiva situata nella zona nord, nei pressi del famoso stadio Maracanà, si accenderanno mercoledì 24 luglio per la «Festa degli italiani», un pomeriggio di musica, riflessione e testimonianze che avrà per protagonisti i ragazzi italiani e i loro connazionali, figli e nipoti degli immigrati, che abitano in Brasile. Dopo la pausa madrilena seguita alle esperienze di Colonia e Sydney, dunque, torna l’incontro con le comunità locali che, pur avendo passaporti diversi, condividono le stesse radici tricolori. Le catechesi e l’accoglienzaSono 15 le parrocchie che il 23, 24 e 25 luglio ospiteranno le catechesi in lingua italiana. Nella zona nord della città, i giovani si divideranno tra il Santuario Nossa Senhora das Graças da Medalha Milagrosa, le parrocchie Sao Camilo de Lelis, Nossa Senhora de Lourdes, Nossa Senhora Rainha de todos os Santos, Nossa Senhora Conceicao, Sangue de Cristo, Sao Bras, Nossa Senhora do Rosario, Sao Benedito e l’Università degli studi di Rio. Nella zona centrale invece sono stati individuati il Colegio Estadual Julia Kubitschek, il Santuario di Santa Edwiges e la parrocchia di Santo Andrè, mentre a Copacabana la chiesa è quella di San Paolo Apostolo, sede di Casa Italia. Completa la lista la parrocchia Sao Judas Tadeu nel quartiere Icarai. Per limitare al minimo gli spostamenti, le chiese e i locali in cui si terranno le catechesi si trovano non lontano da Copacabana e Tijuca, i due quartieri – posti simmetricamente rispetto al monte del Corcovado – dove i pellegrini italiani saranno alloggiati. CopacabanaDeve il suo nome all’immagine della Vergine portata dalla Bolivia ed è chiamata affettuosamente dal popolo carioca Princesinha do Mar. Con la sua spiaggia di oltre 4 chilometri e il celebre lungomare, Copacabana è uno dei simboli di Rio. La mezzaluna di sabbia bianca – teatro della festa di Capodanno che riunisce ogni volta milioni di persone – sarà una delle mete dei pellegrini italiani che, assieme ai coetanei di tutto il mondo, parteciperanno a tre degli eventi centrali della Gmg: la Messa di apertura con l’arcivescovo di Rio, monsignor Orani Joao Tempesta, in programma il 23 luglio, la cerimonia di accoglienza di papa Francesco il 25 e la Via Crucis il giorno successivo. GuaratibaÈ stata ribattezzata «Campus Fidei» la vastissima area alla periferia ovest di Rio dove si svolgeranno sia la veglia di sabato 27 che la Messa di domenica 28 luglio con papa Francesco. Mentre procedono i lavori per l’allestimento dei settori – 22 lotti ognuno dei quali ha un’estensione pari a sette campi dello stadio Maracanà – in questi giorni viene montato il palco che, con i suoi 4000 metri quadrati, potrà ospitare 750 persone. Opera dell’architetto João Uchôa, la struttura avrà al centro una croce di 33 metri e due strutture metalliche che ricordano la posizione delle mani in preghiera e sarà circondato da una serie di torri di ferro che rievocano invece l’organo a canne tipico delle cattedrali gotiche.
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