giovedì 26 ottobre 2017
Parla il segretario esecutivo della Giornata 2019
Gmg di Panama, la croce per la prima volta a Cuba
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Il Papa, quando lo ha visto, gli ha regalato un sorriso e una battuta. «Guardi che la mia papamobile non passa per il Canale». Victor Chang Gonzalez non si è scomposto e ha ribattuto: «Non si preoccupi santità, gliene faremo trovare una adatta». Il segretario esecutivo della Giornata mondiale della Gioventù in programma a Panama nel 2019 – 40 anni, laico, sposato e padre di una bimba di poco più di 12 mesi – è ancora visibilmente contento e un tantino emozionato per l’incontro ravvicinato con Francesco, avvenuto la settimana scorsa a margine dell’udienza generale del mercoledì. «Ha benedetto il nostro lavoro e ci incoraggiato», racconta. «A Panama c’è un’attesa che cresce di giorno in giorno e stiamo lavorando già intensamente».

La Gmg dell’Istmo un primato l’ha già stabilito. Per la prima volta, infatti, da quando esistono le Giornate mondiali della Gioventù, la croce consegnata da san Giovanni Paolo II ai giovani nel 1984 e che gira per il mondo segnando il percorso di avvicinamento all’incontro con il Papa, ha potuto toccare il suolo di Cuba. È giunta sull’isola l’11 ottobre scorso e vi rimarrà fino al 10 novembre, toccando tutte le diocesi. Da lì si recherà a ad Haiti, nella Repubblica Dominicana e a Portorico. E a gennaio, attraversando il Guatemala, arriverà via terra a Panama, percorrendo poi tutti i Paesi del Centroamerica. «Siamo particolarmente felici di questo itinerario e della tappa cubana in particolar modo – afferma Victor –. A Cuba la croce sta suscitando gioia e preghiere ovunque passa. E in Messico, dove è stata precedentemente, si è fermata anche sui luoghi colpiti dai recenti terremoti, donando speranza e consolazione alle popolazioni colpite dal sisma». Intanto a Panama la macchina organizzativa e pastorale è in moto da tempo. Definite le date della Gmg (dal 22 al 27 gennaio 2019), scelti logo e inno, aperta la pagina web e già attivi i social media, si guarda ora ai prossimi passi.

Il segretario esecutivo del Col (Comitato organizzatore locale, che come sempre agisce in stretto contatto con il Dicastero per i laici, la famiglia e la vita) fa il punto della situazione. «È stato scelto il luogo in cui si terranno gli eventi centrali – sottolinea –. Il lungomare ospiterà la Messa di apertura, l’accoglienza del Santo Padre, la Via Crucis del venerdì, la veglia del sabato e e la Messa finale di domenica 27 gennaio». Inoltre, prosegue Chang Gonzalez, «speriamo di aprire le iscrizioni nel prossimo mese di gennaio, giusto a un anno dallo svolgimento della Gmg». Gli organizzatori si aspettano almeno 300mila iscritti internazionali, ma l’esperienza delle precedenti Gmg dimostra che questa cifra è sempre prudenzialmente approssimata per difetto. Nel giorni finale, poi, di solito le presenze si incrementano esponenzialmente. Definite anche le grandi linee dei gemellaggi pre-Gmg («i giovani oltre che a Panama saranno ospitati dalle diocesi di Costarica e Nicaragua », dice Victor), delle catechesi («saranno allocate nelle 100 parrocchie di Panama, nelle palestre e nelle sale riunioni delle scuole») e dell’ospitalità («i giovani alloggeranno nelle famiglie e in scuole pubbliche e private»).

Il Col, sottolinea il segretario esecutivo della Giornata, «è in costante collegamento con il governo di Panama che ha istituito un apposito ufficio per la Gmg, onde assicurare - tra le altre cose - la mobilità e la sicurezza dei pellegrini e degli abitanti ». E sono cominciate le visite di delegazioni nazionali di pastorale giovanile (Usa, Australia, Polonia, Corea del Sud, Cile, Francia), oltre che di vari movimenti gruppi, associazioni e congregazioni religiose. Sul piano pastorale la preparazione dei giovani panamensi (il 33 per cento dei quattro milioni di abitanti è fra i 15 e i 35 anni) «si basa su quattro pilastri: la figura di Maria, l’ecologia, la Chiesa dei martiri e la realtà del Sinodo». Victor Chang Gonzalez conclude con un appello: «Giovani italiani venite a Panama. Senza la bandiera tricolore, non è vera Gmg». Chang Gonzalez La Croce della Gmg a Cuba

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